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Cronaca Via Siepelunga

Gualmini in visita all'hub di via Siepelunga: "Verso una società plurale e tollerante"

All'intero di "Casa Merlani" vivono 30 minori arrivati in Italia da soli: all'hub la visita della vicepresidente della Regione

Il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini ha visitato "Casa Merlani", l'hub di accoglienza per minori aperto a maggio del 2015: i 30 ospiti che vi abitano hanno dai 13 ai 17 anni, provengono dall'Africa e dal Bangladesh e per arrivare fino a qui hanno affrontato viaggi lunghi e difficili, da soli, impiegando mesi per raggiungere l'Italia. 

NEGLI OCCHI DI QUESTI RAGAZZI VOGLIA DI FUTURO. "Nonostante le storie molto difficili di questi ragazzi che hanno attraversato il mondo, dall'Africa subsahariana fino a Bologna, vedo nei loro occhi la voglia di studiare, di imparare l'italiano, di trovare un lavoro" - ha detto Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione che questa mattina ha visitato la struttura di via Siepelunga.

"Il Merlani e' è una struttura di prima accoglienza e funziona bene per questo scopo - ha proseguito la vicepresidente.- Sul 'dopo' dobbiamo tutti lavorare di più perchè questi ragazzi possano frequentare la scuola o i corsi di formazione professionale o fare esperienza in una famiglia affidataria. Come istituzioni abbiamo il dovere di dare il massimo per favorire un buon inserimento nelle nostre comunità, per lavorare sulle politiche di buon vicinato e andare nella direzione di una società plurale e tollerante".

Dalla sua apertura al 31 dicembre 2016 sono stati accolti complessivamente 271 minori stranieri soli, di cui 13 ragazze. Oltre ai 30 ragazzi accolti a Casa Merlani ce ne sono 17 nella struttura "Il Ponte" e 3 ragazze alla "Ginestra". Il progetto di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati ha come capofila il Comune di Bologna ed e' finanziato tramite il Fondo asilo, migrazione, integrazione (Fami). Alla gestione partecipano alcuni soggetti del Terzo settore, tra cui le cooperative Camelot, Elios, Csapsa 2, Opengroup, Dolce. Obiettivo del punto unico regionale e' accogliere i ragazzi per un periodo che varia da 60 a 90 giorni e poi destinarli a progetti di seconda accoglienza all'interno di progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) o in altre strutture.

Durante l'accoglienza si procede all'identificazione, all'avvio delle procedure per un eventuale ricongiungimento familiare e all'assistenza nel percorso giuridico amministrativo che precede l'audizione con la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. I ragazzi sono sottoposti a screening sanitario (tra i problemi piu' ricorrenti quelli odontoiatrici, gastrointestinali e oculistici) e alla vaccinazioni. I ragazzi accolti a Casa Merlani seguono ogni mattina un corso di lingua italiana scritta e orale (2 ore al giorno dal lunedi' al giovedi') e, grazie alla collaborazione con associazioni del territorio, frequentano corsi di lingua, informatica, teatro.

(agenzia DIRE) 

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