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Cronaca

Igor l'introvabile e l'incognita risarcimenti alle vittime: appello a Minniti

La richiesta di incontro urgente "per sollecitare le indagini e rintracciare il latitante e avere chiarezza sulla legge che prevede un indennizzo statale a favore delle vittime di reati di violenza". Gli amici e la famiglia di Davide Fabbri scrivono al ministro dell'Interno

Cinque mesi di ricerche senza esito. Non c'è traccia di Norbert Fehr - Igor, il killer serbo accusato degli omicidi di Davide Fabbri, barista di Budrio, e di Valerio Verri, guardia ecologica volontaria di Portomaggiore (Ferrara). E mentre gli inquirenti sono al lavoro nel massimo riserbo, amici e parenti di Fabbri lanciano un appello al Viminale. Il "Comitato Amici di Davide Fabbri" e l’avvocato Giorgio Bacchelli, legale della vedova del barista ucciso a Budrio, hanno infatti chiesto al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini di fare da mediatore per un incontro "auspicabile in breve tempo" con il ministro degli Interni Marco Minniti.

"Lo scopo dell’incontro avrebbe finalità molteplici - scrive l'avvocato Bacchelli - a partire da una sollecitazione delle indagini di Polizia per rintracciare il latitante Igor, e altre sollecitazioni tra cui l’ottenimento di maggiore autonomia operativa da parte degli organi di Polizia nella ricerca dei delinquenti, maggiori certezze nell’esecuzione della pena per i condannati e altri argomenti di attualità collegati o dipendenti dalle indagini in atto per la ricerca del latitante Igor. Il Presidente Bonaccini - prosegue Bacchelli - ha dichiarato la sua disponibilità a ricercare un momento di incontro col Ministro Minniti e si è riservato pertanto di fornire indicazioni o precisazioni in merito a tale possibilità".

I risarcimenti alle vittime: la legge c'è, mancano i decreti attuativi. Non solo. Oltre che sollecitare un'accelerazione alle indagini per la cattura del super latitante, familiari e amici di Davide Fabbri chiedono al ministro di favorire la rapida attuazione della legge che prevede indennizzi dello Stato per le vittime dei reati di violenza. Una legge che l’Italia ha approvato oltre un anno fa (in esecuzione di direttive comunitarie già da tempo esistenti), ma in relazione alla quale non sono ancora stati emessi i decreti ministeriali di attuazione, che avrebbero dovuto essere adottati entro sei mesi e quindi entro il 2016. Questo inadempimento ministeriale rende assolutamente incerta l'indicazione di chi abbia diritto di ottenere, e in quale misura, un'indennità da parte dello Stato nell’ipotesi di reati gravi, come quello commesso dal serbo. 

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