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Cronaca Porto

Parco del Velodromo è in stato di abbandono: 'Il presidente del quartiere Porto pensa alla poltrona in consiglio regionale'

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

È davvero esilarante apprendere dagli organi di informazione che la Presidente del Quartiere Porto si è resa disponibile "a essere inserita nella lista del PD alle prossime elezioni regionali" e che "sui temi della riqualificazione urbana e delle politiche alla sicurezza intende ora continuare ad impegnarsi in Consiglio regionale."

Noi di Forza Italia, che attribuiamo al termine "continuare" niente più e niente meno che il significato letterale, chiediamo all'aspirante consigliere regionale di "cominciare" ad occuparsi dei temi e dei problemi connessi alle responsabilità già assunte con i cittadini del Quartiere Porto, problemi che, nonostante le quotidiane sollecitazioni, continua ad ignorare dando prova di impareggiabile indolenza ed incapacità amministrativa.

Da oltre due mesi uno dei parchi più frequentati del Quartiere Porto è in letterale stato di abbandono perché la "Presidente aspirante Consigliere regionale" ha lasciato scadere la convenzione senza preoccuparsi di indire un nuovo bando e, quindi, di dare continuità ad un servizio che non può prescindere dalla presenza quotidiana e continuativa di un gestore che abbia cura dei luoghi ludico-ricreativi, del verde e delle attrezzature per bambini.

Il Parco del Velodromo di Via Pasubio e di Via Piave, che per 8 anni è sempre stato vigilato e custodito, dal mese di agosto ha perduto la propria

anima: l'interruzione del servizio bar ha comportato la perdita dei servizi igienici, della pulizia delle aree e dei cassonetti.

In più, i bambini hanno perduto la disponibilità del campetto da calcio e, ovviamente, la manutenzione del verde e la raccolta dei rifiuti sono ritornati a carico della collettività, con un evidente onere e danno economico per il Comune di Bologna.

Chiediamo alla "Presidente aspirante Consigliere regionale" di interrompere, anche per un solo giorno, l'impegnativa ricerca delle preferenze personali e di dedicarlo alla predisposizione di un nuovo bando. Siamo certi che, oltre a noi, molti bambini, molti nonni e molte mamme gliene sarebbero grati.

Marco Mingrone (Consigliere del Quartiere Porto di Bologna)

Lorenzo Tomassini (Consigliere Comunale di Bologna)

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