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Cronaca

Immigrati, revocati permessi a rifugiati del Nord-Africa: “Socialmente pericolosi”

Beneficiavano di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma a carico di 15 tunisini imputati vari reati: dalla rapina, alla violenza sessuale. La Questura: "Non hanno colto opportunità d'integrazione"

Quindici permessi di soggiorno per motivi umanitari nei confronti di altrettanti tunisini sono stati revocati dal Questore di Bologna, Vincenzo Stingone, "in quanto – si legge in una nota ufficiale della Questura - pur avendo beneficiato della misura umanitaria di protezione temporanea, hanno dimostrato con la loro condotta di essere persone socialmente pericolose e di non aver colto l' opportunità di integrazione concessa loro dal rilascio di un valido titolo".

I REATI IMPUTATI Detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, rapina aggravata, ricettazione, porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere, furto aggravato e violenza sessuale: questi i reati per cui sono stati denunciati i 15 migranti del nord-Africa.
Poiché é sufficiente - sottolinea una nota della Questura - "la sussistenza di una soltanto di queste condizioni ai fini del diniego del permesso di soggiorno, questi stranieri dunque non possono beneficiare di tale misura di protezione".

PERMESSI UMANITARI - I tunisini erano tutti entrati in Italia fra l'1 gennaio e il 5 aprile scorsi e avevano beneficiato della misura umanitaria di protezione temporanea, ovvero un permesso di soggiorno per motivi umanitari, della durata di sei mesi, dopo l'eccezionale afflusso di nordafricani. "Secondo il decreto del Presidente del Consiglio – scrive in una nota la Questura - gli stranieri nei confronti dei quali è stato revocato il permesso di soggiorno, in caso di rintraccio, dovranno essere sottoposti a respingimento o espulsione".

POLEMICA IDV - Sulla vicenda interviene Silvana Mura, deputata Idv: "Quanto accaduto è la conseguenza della politica scriteriata del ministro Maroni e del premier Berlusconi nei confronti dell'ondata migratoria giunta dalla Tunisia, che ha colto il nostro governo totalmente impreparato".

La deputata rincara la dose: "Nella speranza vana di mandarli in Francia il governo Berlusconi ha rilasciato permessi di soggiorno ad una miriade di immigrati che dovevano essere gestiti in modo diverso, con l'unico risultato di metterli a piede libero sul nostro territorio senza alcun controllo. Un pericolo che avevamo denunciato all'epoca e che ora si rivela fondato e le cui conseguenze sono pagate dai cittadini che sono state vittime di crimini".
 

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