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Cronaca Imola

Imola: intascava la pensione ai defunti, confiscati 400mila euro a dipendente infedele

Due immobili e due autovetture, per un valore complessivo di oltre 400mila euro. L'esercuzione della condanna del Tribunale

Si intascava gli assegni dei pensionati defunti, approfittando della sua posizione di dipendente Inps. Ora sembra che per quel patrimonio, indebitamente sottratto, sia arrivata la parola fine.

Nei giorni scorsi la Squadra Mobile della Questura di Bologna e la Compagnia della Guardia di Finanza di Imola, in prosecuzione di attività congiunte già svolte nel 2013, hanno dato esecuzione a un provvedimento del Tribunale di Bologna con cui è stata disposta la confisca di due immobili e due autovetture, per un valore complessivo di oltre 400mila euro, già in precedenza oggetto di sequestro.

In particolare, i Finanzieri Imolesi e il personale della Squadra Mobile della Questura di Bologna, avevano portato a termine una complessa indagine di polizia giudiziaria che aveva permesso di smascherare un infedele dipendente dell’I.N.P.S. che, abusando della propria funzione di addetto al pagamento delle pensioni, con la complicità di altri due soggetti, si era indebitamente appropriato di ratei di pensione non riscossi dai familiari di persone decedute, per circa 400 mila euro.

Nello specifico, i responsabili, tutti condannati per “Frode informatica”, con pene che variano da un anno e due mesi a due anni e 8 mesi di reclusione, si fingevano eredi legittimi di persone defunte e in tal modo intascavano in maniera truffaldina i ratei pensionistici non dovuti.

Le indagini avevano portato all’esecuzione di numerose perquisizioni e di un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti del dipendente dell’ente pubblico. Dando esecuzione alla sentenza definitiva di condanna, emessa dal Tribunale di Bologna, i beni in precedenza sequestrati sono stati confiscati, sottraendoli definitivamente alla disponibilità dei soggetti condannati. 
 

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