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Cronaca Sala Bolognese

Sala Bolognese: imprenditori sequestrano e minacciano operaio

I titolari di un'azienda di coperture sono stati denunciati con l'accusa di aver sequestrato e costretto un loro operaio egiziano a dichiarare di essere lavoratore in regola

Costretto a salire in macchina, minacciato e percosso dai suoi datori di lavoro. Un operaio egiziano di 27 anni ha sporto denuncia verso i titolari (padre e figlio) di un’azienda di Sala Bolognese, che dopo sei mesi non volevano metterlo in regola in cantiere e lo costringevano a dichiarare il falso intimandolo con una barra di ferro e colpendolo.

GLI AUTORI. Il padre, 55enne originario e residente nel palermiatano e il figlio di 30 anni pluripregiudicato e residente a Calderara di Reno dovranno rispondere di percosse, ingiuria, sequestro di persona e minacce dopo la denuncia ai Carabinieri fatta lo scorso 21 luglio dal giovane operaio. 

IL SEQUESTRO. Condotto con una scusa  al casello Modena Sud, l’operaio è stato costretto  a salire su una Bmw nera guidata di due imprenditori che dopo avergli tolto il cellulare, gettato dal finestrino e averlo accompagnato nella sede dell’azienda, a Sala Bolognese, lo hanno chiuso in uno sgabuzzino, minacciato con una  sbarra di ferro e costretto firmare dichiarazioni in cui si riportava che era lavoratore in regola da sei mesi.

LA DENUNCIA. L’operaio, si era immediatamente presentato alla caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia e accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Giovanni in Persiceto dove gli era stato riscontrato un trauma facciale e sei giorni di prognosi.

 

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