Dopo il "no" di Bartleby, sei associazioni studentesche trovano casa alle Roveri

 Via Collamarini n. 8 nel quartiere Roveri, no, Bartleby aveva rifiutato gli spazi proposti fuori dal centro, dopo lo sfratto in via San Petronio vecchio. Cme riferisce l'Agenzia Dire, iggi sei associazioni studentesche dell'Alma Mater di Bologna hanno trovato casa lì: dai goliardi, ai meccanici da corsa, da chi si occupa di lotta alla mafia a chi pensa a migranti e carcerati; dall'associazione Lgbt dell'Ateneo felsineo agli studenti albanesi. "Una bella polifonia" che dà l'idea dell'universo dell'Alma Mater, la definisce il rettore Ivano Dionigi, che ha inaugurato l'ex capannone rimesso a nuovo, alla presenza delle associazioni e insieme al prorettore agli studenti, Roberto Nicoletti.

Un centinaio di giovani, che si gestiscono da soli gli spazi e gli orari. L'affitto del capannone (950 metri quadrati su due livelli, suddiviso in più stanze) costa 50.000 euro all'anno ed è stato firmato negli ultimi giorni del 2012. "Ci sono ancora tre posti liberi", spiega Nicoletti. E se Bartleby cambiasse idea, "noi non abbiamo mai escluso nessuno", lascia la porta aperta Dionigi.

Le sei associazioni studentesche ospitate alle Roveri sono: Unibo Motorsport, che realizza la monoposto da corsa per le gare di Formula Sae; il Presidio Unilibera dedicato ai ragazzi della Casa dello studente de L'Aquila, che si occupa di lotta alla mafia e che prima era ospitata nella sede Uisp; l'associazione Progrè, che punta a sensibilizzare le persone sulla situazione nelle carceri italiane e sulle condizioni di vita degli immigrati (sono gli organizzatori del Festival delle migrazioni e delle genti); l'associazione Sacer VenerabilisQue Fictonis Ordo, vale a dire i goliardi; la UniLgbtq, che promuove iniziative sui diritti civili e sui temi che riguardano lesbiche, gay, bisessuali e transessuali; l'Unione degli studenti albanesi, che rappresenta i circa 500 iscritti all'Alma Mater di origine albanese.