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Cronaca

Incendi boschivi, scatta stato di pericolosità: multe fino a 10 mila euro e reclusione per chi li provoca

Deciso sulla base delle previsioni meteo, sarà attivo fino al 28 agosto. Ecco cosa rischia chi provoca un incendio e i numeri utili da contattare

Scatta sabato 23 luglio in Emilia-Romagna lo stato di grave pericolosità per gli incendi di bosco. Lo ha stabilito l'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, che ha disposto l'attivazione della fase di preallarme su tutto il territorio regionale, d’intesa con il comando regionale del Corpo forestale dello Stato e la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, sulla base delle previsioni meteo dell’Arpa e dello stato della vegetazione.

Per 37 giorni, nel periodo dal 23 luglio al 28 agosto, squadre del Corpo forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e del volontariato di Protezione civile saranno impegnate in attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi, coordinate dall’Agenzia regionale tramite la Sala operativa unificata permanente (Soup), attiva tutti i giorni dalle 8 alle 20, così come previsto dal Piano regionale antincendio boschivo. A supporto opereranno funzionari delle Prefetture e dei Comuni.

La task force regionale antincendi boschivi è uno dei punti di forza del sistema regionale di Protezione civile, che ha messo a punto un modello di intervento basato su procedure e azioni condivise.

Numeri utili da contattare. I numeri da contattare in caso di avvistamento di un incendio boschivo sono il 1515 (numero nazionale di pronto intervento del Corpo forestale dello Stato), il 115 (numero nazionale di pronto intervento del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile), l’8008-41051 (numero verde regionale del Corpo forestale dello Stato). La telefonata è gratuita.

Cosa rischia chi accende fuochi non autorizzati o provoca un incendio. Durante il periodo di grave pericolosità vige, all’interno delle aree forestali, il divieto assoluto di accensione di qualsiasi fuoco e di qualsiasi strumento che produca fiamme, scintille o braci, come ad esempio i barbecue o i fornelli a gas.
Inoltre è vietato accendere fuochi anche di legna o residui vegetali. È proibita la pulizia dei pascoli e dei terreni mediante abbruciamento delle stoppie e sono vietati gli abbruciamenti controllati di materiale vegetale. 

Chi, in violazione delle prescrizioni, adotta comportamenti che possono innescare un incendio boschivo rischia sanzioni fino a 10 mila euro. Sotto il profilo penale è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è provocato volontariamente in maniera dolosa; da 1 a 5 anni, se viene causato in maniera involontaria, per negligenza, imprudenza o imperizia. Chi provoca un incendio può inoltre essere condannato al risarcimento dei danni, che può raggiungere cifre molto elevate.
Uniche eccezioni al divieto generale di accensione dei fuochi sono rappresentate - all’esterno delle aree forestali - dalle accensioni di piccoli fuochi per la cottura dei cibi, nell’ambito dei campi scout, all’interno delle aree private cortilive e nelle strutture individuate dagli Enti parchi e dalle Amministrazioni comunali.

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