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Cronaca

Mondo sepolto, questionari per parenti defunti. Bsc sarà parte civile

Questionari per le famiglie e una nuova piattaforma per controllare operatori ed eventuali irregolarità

Bologna servizi cimiteriali (Bsc) fa un passo in più e si costituirà parte civile nel processo che seguirà le indagini sul 'Mondo sepolto'. Lo ha reso noto il presidente della società controllata dal Comune, Simone Spataro, durante la commissione che si è tenuta a Palazzo D'Accursio due giorni fa.

Si agiva così|VIDEO

"Stante quello che è apparso sulla stampa, si può attribuire a Bologna servizi funerari (Bsf controllata da Bsc, ndr) la qualificazione giuridica di parte lesa- afferma Spataro- idonea a determinare la sua costituzione di parte civile nei processi in divenire, sul presupposto che le attività  illecite condotte abbiano privato Bsf di significative porzioni di mercato".

Di conseguenza "Bsc, quale controllante di Bsf, a tutela dei cittadini- aggiunge il presidente- intende intraprendere tutte le azioni legali possibili costituendo Bsf parte civile, al fine di ottenere adeguato risarcimento del danno subito". La società collegata al Comune, ribadisce intanto Spataro, non è stata "in alcun modo coinvolta nell'indagine Mondo sepolto".

Le immagini delle mazzette

Inoltre, tra il maggio 2017 e il gennaio 2018 è stata oggetto di un'ispezione della Guardia di finanza, "che ha controllato tutti gli aspetti contabili e statutari della società, senza erogare al termine alcuna sanzione". Per quanto riguarda poi i conti, "siamo passati da 769.000 euro di utile nel 2014- segnala Spataro- a 1,732 milioni nel 2017".

Infine, gli investimenti appena approvati dal Comune sulla Certosa dimostrano che "la nostra è una società rivolta a migliorare questo bene per la città", rivendica il presidente.

Questionari per i parenti

Dopo il terremoto provocato dall'inchiesta 'Mondo Sepolto', l'Ausl di Bologna sta valutando di introdurre un questionario da sottoporre ai familiari dei defunti così da poter controllare la situazione, intercettando eventuali segnali di malaffare. 

A parlarne, durante la commissione in Comune, la direttrice generale Chiara Gibertoni.  Dalla Regione alle aziende ospedaliere, le varie realtà intervenute in commissione hanno di contro ricostruito le attività di controllo svolte in passato e fatto il punto sulle nuove misure. Kyriakoula Petropulacos, direttrice generale della sanità regionale, ha confermato in particolare che dal 4 marzo sarà attiva, almeno dal punto di vista tecnico, una nuova piattaforma digitale in cui le agenzie funebri dovranno riversare i dati di tutti gli addetti alle camere ardenti, dotati di badge. Il sistema così obbligherà gli operatori a segnalare ogni accesso, registrando tutte le attività.

Defunti derisi, le intercettazioni choc

Di fronte alle notizie relative a "Mondo sepolto", più volte si è sentito dire che "tutti sapevano" però allo stesso tempo "noi non abbiamo avuto nessuna segnalazione scritta, ma neanche verbale, rispetto a situazioni che potessero configurare degli illeciti", dichiara la direttrice generale del Sant'Orsola-Malpighi, Antonella Messori.

"Non ho mai avuto segnalazioni dirette", afferma anche la responsabile anticorruzione dello stesso Policlinico, Luisa Capasso. Insomma "tutti sapevano ma a me nessuno l'ha detto", continua Capasso, specificando che "non è arrivata neanche un' e-mail" tramite il canale anonimo del whistleblowing.

Le posizioni politiche

Come prevedibile, l'udienza conoscitiva ha dato l'occasione alle opposizioni in Consiglio di ribadire critiche e accuse su un sistema che, a loro dire, non ha garantito sufficienti controlli. Per quanto riguarda la situazione specifica del Comune, è tornata sotto i riflettori la partecipata Bologna servizi cimiteriali, estranea all'inchiesta ma il cui ex amministratore delegato, Massimo Benetti, è finito al centro delle indagini per i suoi incarichi privati.

Da parte di Comune e altre istituzioni ci sono "pesanti responsabilità" sottolinea Marco Lisei (Fi), mentre Mirka Cocconcelli è certa che "delle teste debbano cadere". Quella travolta dall'inchiesta è una situazione che "strutturalmente contiene e crea conflitti", afferma Marco Piazza (M5s). (Dire)

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