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Cronaca Viale Antonio Aldini

Delitto Caramazza: Caria non risponde al Gip, a breve i funerali di Silvia

Oggi l'interrogatorio nel carcere di Sassari: "Caria si dichiara innocente". L'avvocato pone delle riserve sulle recenti testimonianze: "I facchini non l'hanno riconosciuto"

Giulio Caria questa mattina davanti al gip di Sassari si è avvalso della facoltà di non rispondere: in questo secondo interrogatorio gli sono state chieste dichiarazioni in merito alla nuove "scoperte" (è stato davvero lui ad aver acquistato il freezer e ad aver sostituito il materasso insanguinato?) sull'omicidio della compagna Silvia Caramazza, uccisa e posta in un congelatore all'interno della sua stessa camera da letto. "Il mio assistito - riporta l'avvocato difensore Gennaro Lupo - si è avvalso della facoltà di non rispondere e continua a proclamarsi innocente. "

SILVIA PRESTO AVRA' IL SUO FUNERALE. E proprio nella giornata dell'interrogatorio è arrivato dalla Procura di Bologna il nulla osta per la sepoltura di Silvia Caramazza e a breve dovrebbe essere fissato il funerale, mentre giovedì i suoi cari si sono dati appuntamento per una veglia.

L'ACQUISTO DEL CONGELATORE: ERRORE DI CONSEGNA.  Caria sostiene di aver si ordinato l'elettrodomestico, ma di averlo fatto per arredare la casa di via Vallescura e non quella di viale Aldini "Ci sarebbe stato un errore nella consegna - riferisce l'avvocato di Caria Gennaro Lupo - e ad averlo ricevuto non sarebbe stato lui. Il mio assistito crede sia stato il killer a posizionarlo nella camera per far ricedere la colpa su di lui". I facchini che lo avrebbero consegnato non sono italiani e si attende che rientrino in Italia per un confronto definitivo.

IL MISTERO DEL MATERASSO: "AVEVA GLI OCCHIALI, NON SIAMO SICURI". Anche per la questione del materasso (quello insanguinato è stato sostituito con uno nuovo) ci sarebbero dei dubbi sull'identificazione del compagno di Silvia come "acquirente": a consegnarlo sono stati due facchini che avrebbero grossi dubbi sul riconoscimento. E' lo stesso avvocato difensore a spiegare che: "I testimoni non sono certi dell'uomo che ha ritirato il materasso perchè lo stesso portava degli occhiali da sole scuri che gli comprivano gran parte del volto".

STAVOLTA UN CARIA MENO BATTAGLIERO E PIU' ABBATTUTO. Ma come ha trovato l'avvocato il suo assistito? "Il Caria che ho incontrato oggi non era più quello battagliero del primo interrogatorio fiume. Questa mattina era abbattuto e amareggiato, si trova in un carcere non sa con chi parlare non ci sono cappellani nè assistenti sociali a cui "confessarsi". Ma il sospettato ha richiesto di restare comunque nella cella sarda, lì almeno qualche parente lo va a trovare e gli porta conforto.

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