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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sant'Orsola e Maggiore si uniscono e diventano Irccs

Salgono a 5 gli Istituti di ricovero e Cura a Carattere Scientifico dell'Emilia-Romagna. Riconoscimento ottenuto per assistenza e ricerca nei trapianti e nel paziente critico e la gestione medica e chirurgica integrata delle patologie oncologiche

Il Policlinico Sant’Orsola, insieme a due unità operative dell’Ospedale Maggiore di Bologna, Chirurgia toracica e Chirurgia A e d’urgenza, diventa IRCCS, il primo Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico interaziendale dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo sia l’Azienda Ospedaliero-Universitaria che l’Azienda Usl: il via libera è arrivato oggi a Roma dalla Conferenza Stato-Regioni.

Il riconoscimento conclude il percorso avviato a fine 2018 dalla Regione assieme alle due Aziende sanitarie, al Comune e all’Università, ed è stato ottenuto per due ambiti di ricerca, rispetto ai quali Bologna rappresenta già un punto di riferimento a livello nazionale e non solo: l’assistenza e ricerca nei trapianti e nel paziente critico e la gestione medica e chirurgica integrata delle patologie oncologiche.

Con questo nuovo ingresso, salgono così a cinque (quattro pubblici e uno privato), gli IRCCS dell’Emilia-Romagna, che si conferma polo d’eccellenza, all’interno del sistema nazionale e internazionale, per la ricerca clinica e sperimentale, l’assistenza altamente specializzata ai pazienti e la formazione: Istituto Ortopedico Rizzoli (Ior) di Bologna, Istituto delle Scienze neurologiche (Ospedale Bellaria, all'interno dell'Azienda Usl di Bologna), Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia (Azienda Usl di Reggio Emilia), e Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori-IRST di Meldola (privato).

Per la sanità dell’Emilia-Romagna ciò testimonia la capacità di integrare assistenza e ricerca e permette di accedere a nuovi, consistenti finanziamenti. Per i pazienti con patologie molto complesse che già oggi, da tutta Italia e non solo, vengono curati in questi ospedali, significa poter contare su protocolli sperimentali e ricevere i trattamenti più innovativi. Per i professionisti,sviluppare ulteriormente l’attività di ricerca anche entrando a far parte di reti internazionali.

La presentazione alla stampa è stata fatta oggi in videoconferenza, subito dopo l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni, con collegamenti da Roma e da Bologna, da Stefano Bonaccini, presidente della Regione e della Conferenza delle Regioni; Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute; Giuliano Barigazzi, assessore comunale alla Sanità e Welfare e presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna; Francesco Ubertini, rettore dell’Università di Bologna; Chiara Gibertoni, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e commissario straordinario dell’Ausl Bologna.

Istituti di ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)

Gli IRCCS costituiscono a pieno titolo strutture del Servizio sanitario, collegate con le altre Aziende sanitarie della Regione, nell’ambito della programmazione sanitaria; le prestazioni erogate sono altamente qualificate, organizzate secondo protocolli diagnostico-terapeutici di avanguardia. Il governo degli IRCCS è di competenza essenzialmente regionale; la ricerca rappresenta un elemento qualificante la missione degli Istituti.

L’istituzione ed il riconoscimento di nuovi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, avviene con riferimento ad un’unica specializzazione disciplinare, in coerenza con la programmazione sanitaria regionale e con gli obiettivi della programmazione scientifica nazionale. Il riconoscimento è poi confermato con cadenza biennale dal Ministero della Salute. L

a Regione Emilia-Romagna ha previsto la piena integrazione degli IRCCS, che abbiano sede nel territorio regionale, nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale, rispondendo a centri di riferimento e di eccellenza per l’assistenza, la ricerca e la formazione, sulla base degli indirizzi regionali, all’interno del sistema nazionale e internazionale della ricerca. Nel regolamentare la promozione della costituzione di IRCCS, la Regione ha previsto la possibilità di individuare ulteriori sedi e strutture che, quali parti integranti del Servizio Sanitario Regionale, svolgano compiti assistenziali e di alta specialità unitamente a finalità di ricerca, promuovendone il riconoscimento in IRCCS.

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