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Cronaca

Islam: ‘Una religione di pace. I terroristi dell’Isis? finti combattenti di Allah’

Parla una ragazza tunisina che vive a Bologna. Racconta i giorni successivi all'attacco terroristico di Parigi: le battute, gli sguardi sospettosi, la voglia di far conoscere meglio una fede coperta da pregiudizi

Dopo gli attentati terroristici di Parigi, che hanno portato all'inasprimento delle misure di sicurezza anche a Bologna, e l'espulsione in città di 4 marocchini accusati di propaganda jihadista, al centro il dibattito sulla religione islamica. Una religione spesso vissuta con diffidenza e pregiudizio, come spiega Islam, così si chiama una ragazza 23enne, arrivata a Bologna dalla Tunisia quando aveva solo tre anni. Ha studiato moda, è musulmana e lavora in un'azienda che si occupa di frutta. Suo padre fa il camionista e sua mamma è casalinga. Orgogliosa del suo nome, che definisce un messaggio di pace, racconta i giorni successivi agli attacchi parigini: le battute dei colleghi, gli sguardi sospettosi. E parla anche della sua comunità religiosa, che "non coprirebbe mai gli estremisti" e della voglia di far conoscere meglio una fede coperta da pregiudizi.

"Se scoprissi che mio fratello (sangue del mio sangu) è dell'Isis, lo denuncerei - chiarische Islam - Lo farei per il suo bene e questo è anche quello che farebbero tutte le persone che conosco della mia comunità. La nostra è una religione di pace, di tolleranza, non è vero che è una fede di sottomissione. E io porto questo nome, che per me è un orgoglio"

E' stato difficile abbracciare la religione musulmana vivendo in occidente. Ti sei sentita spesso diversa? No, la mia famiglia me ne ha parlato quando ero piccola, senza obblighi: ho fatto un confronto con la vostra religione, il Cattolicesimo, e ho scelto di seguire le mie origini. E' stato facile perchè al contrario di quello che molti pensano, non c'è assolutamente sottomissione. Il Corano è un testo meraviglioso, che non è mai cambiato e che parla di tolleranza, di amore, non di sacrifici umani. La vita umana è sacra. Tutti sappiamo che fra ebrai e musulmani non corre buon sangue: eppure nel Corano c'è scritto che se tua madre è ebrea e tu sei musulmano, ebbene, devi essere orgoglioso di tua madre. 

Ci sono nel Corano dei riferimenti ai fatti che stiamo vivendo oggi? Sì. Nel Corano si dice che arriveranno dei finti combattenti di Allah. E' quello che sono i terroristi dell'Isis. 

Cosa è accaduto dopo l'attentato in Francia nella tua vita quotidiana? I miei colleghi il lunedì mattina mi hanno fatto delle battute, mi hanno detto che mi avrebbero perquisita... Per quanto mi riguarda dunque solo un po' di sana ironia. Poi però mi hanno chiesto di spiegar loro per bene cos'è l'Isis e su quali proncipi si basi la mia religione. E' stato un momento di scambio e di conoscenza. So però che noi musulmani ora più che mai non siamo amati, ma anche noi siamo delle vittime di questa follia omicida che non fa distinzioni. 

Cosa pensi ci sia alla base di questa "guerra"? Di chi è la responsabilità? Più che della religione, secondo me la responsabilità è della politica. Si parla molto di quello che accade in Paesi come Francia e gli Stati Uniti...ma sempre troppo poco di quello che succede in Siria e negli stati di "serie B". I soldi per le armi, i bombardamenti...penso che molti si ritengano informati, ma che pochi lo siano realmente. Gran colpa è della stampa, che non ci fa vedere quasi mai la realtà. Fra le brutte pagine di questi giorni mi viene in mente la copertina del quotidiano Libero...

Frequenti le moschee di Bologna? Se ci fossero soggetti ritenuti "pericolosi" lo denunceresti? Da quando lavoro non riesco a frequentarla assiduamente, ma prego con regolarità. Certo che sì. Se scoprissi che qualcuno è in qualche modo coinvolto in azioni o progetti terroristici non esiterei a denunciare.

 

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