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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Furti sui bus, preso "terzetto" di borseggiatori seriali: avevano prelevato 1.500 euro

Un lungo curriculum di denunce e condanne per furti, in alcune casi anche acquisti e prelievi con il bancomat delle vittime: grazie alle riprese, sono scattate le manette

Tre borseggiatori seriali che agivano sugli autobus individuati a Bologna: si tratta di un italiano e due algerini. Il primo è stato in arrestato, mentre per gli altri due è scattato il divieto di domicilio nella provincia di Bologna. Un lungo curriculum di denunce e condanne per furti con destrezza a bordo di autobus, una "piaga" per i tantissimi cittadini che ogni giorno si servono dei mezzi pubblici (spesso determinanti gli interventi dei cittadini).

LE INDAGINI: DECISIVE LE RIPRESE AGLI SPORTELLI DEL BANCOMAT. Durante la conferenza stampa in Questura è stato sottolineato come i non semplici interventi di prevenzione e repressione vengano effettuati anche da agenti in borghese e con continuità: naturalmente le azioni di borseggio si svolgono in pochi secondi ed è sempre difficile riuscire a cogliere i ladri in flagranza. Questa volta sono state di grande aiuto le tempestive indagini sui prelievi al bancomat avvenuti poco dopo i borseggi, tutti documentati dalle videocamere di sorveglianza.

BORSEGGIO SUL BUS 13, POI LO SHOPPING E I PRELIEVI AL BANCOMAT. La polizia è un risalita ai tre borseggiatori incrociando i dati di prelievo di denaro con i video delle telecamere. L'episodio che è costato ai tre la cattura risale a ottobre, quando insieme al portafoglio rubato a una passeggera del 13 hanno trovato anche il pin del bancomat (pessima abitudine quella di tenerli vicini). Nel giro di un'ora i tre malviventi hanno effettuato prelievi 10 per circa 1.500 euro (uno da 500 euro era però fallito) e due acquisti per il valore di 499 euro ciascuno (un computer e uno smart-phone, poi trovati nell'appartamento dell'italiano). Importantissime anche le riprese registrate nei negozi in cui sono stati fatti gli acquisti.

IL TERZETTO. Agivano insieme sui bus della città. Come anticipato si tratta di un italiano, A.I. di Taranto, 26 anni, ora in carcere (poichè gravato da precedenti simili e a cui è stato attribuito anche un altro borseggio, avvenuto sul bus 11 il 5 gennaio 2014) e due algerini, di 49 e 44 anni, per i quali è scattato il divieto di dimora nella Provincia di Bologna.

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