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Dove finisce la droga sequestrata? «Qui analizziamo 2 mila reperti l'anno, poi viene bruciata»

Si chiama L.A.S.S e l'acronimo sta per Laboratori di Analisi Sostanze Stupefacenti. Il comando dei Carabinieri apre le porte di questo laboratorio dove chimici qualificati dell'Arma studiano percentuali e scoprono le nuove droghe

Sulla porta c'è una scritta con l'acronimo L.A.S.S, che sta per Laboratori di Analisi Sostanze Stupefacenti, e aldilà dell'ingresso ci sono tre piccole stanze dotate di strumenti altamente tecnologici, bilance digitali, schermi di computer sui quali sono visibili grafici e formule incomprensibili a occhi non esperti.

Siamo all'interno di uno speciale laboratorio del comando provinciale dei Carabinieri di Bologna ed è da qui che passa praticamente tutta la droga sequestrata dalle forze dell'ordine nella regione: «Sono circa duemila gli esami che effettuiamo ogni anno - spiegano il Luogotenente Errico Carloni e il Maresciallo Maggiore Fabrizio Pompei, periti chimici dell'Arma con specializzazione al Ris - nel 2019 siamo già a quota 620 pratiche per un totale di 800 reperti analizzati. Una cifra niente male. In pratica convergono in questo laboratorio tre quarti circa degli stupefacenti sequestrati nell'intera Emilia-Romagna». 

E come funziona esattamente? A quali test viene sottoposta la droga che vi consegnano? 

«Preleviamo circa 2 milligrammi di sostanza, la quantità necessaria per capire di che tipo è e quali percentuali di principio attivo ha. Abbiamo due bilance, una digitale che arriva fino ai tre etti e una che pesa fino ai cinque chili. I campioni raccolti vengono messi a contatto con speciali solventi e chiusi in piccole provette per poi passare alla vaschetta degli ultrasuoni, che disgrega gli elementi facendo emergere i principi attivi. Poi avviene un passaggio attraverso dei gas che o bruciando o producendo corrente danno la percentuale di concentrazione. Otteniamo poi uno spettrometro dai quali si ricavano i risultati sia qualitativi che quantitativi che rende possibile la catalogazione e la relazione finale». 

Quanto tempo occorre per fare tutti questi esami? 

«Ci vuole circa un'ora per ogni reperto. In genere li riceviamo molto presto perchè devono essere pronti per i processi per Direttissima della mattina».   

Sembra tutto molto complesso: che competenze sono necessarie, quanti siete e che tipo di esperienza avete? Come è cambiata la droga nel tempo? Quali i pericoli? 

«Siamo in tre, tutti periti chimici con specializzazione al R.i.s. e continui aggiornamenti a Parma. Abbiamo tutti oltre vent'anni di esperienza...non pochi in effetti. Abbiamo visto passare dai nostri laboratori tutte le sostanze stupefacenti che mano a mano avevano diffusione, con provenienze, concentrazioni e percentuali diverse, ma anche tagli di ogni genere. L'eroina per esempio viene tagliata con qualsiasi cosa, anche con l'intonaco grattato dai muri o con il paracetamolo. L'obiettivo dei "tagli" è o quello di aumentare semplicemente la quantità o di aumentare l'effetto della sostanza»

Carabinieri, ecco il laboratorio dove si analizzano le droghe

Dove finisce poi la droga sequestrata? Come viene distrutta? 

«La droga sequestrata da forze dell’ordine e dalla magistratura viene in un primo momento sottoposta alle analisi che abbiamo descritto (quindi vengono sottratti dei campioni sottoposti agli esami) per poi essere impacchettata e trasferita in un deposito sorvegliato della caserma oppure negli uffici "corpi di reato". In seguito il giudice ne ordina la distruzione, che avviene all'interno di speciali inceneritori e naturalmente tutte queste operazioni vengono certificate». 

Il mercato degli stupefacenti: quali i più sequestrati e quali i prezzi di mercato droga per droga? «Hashish e marijuana stanno sui 10 euro al grammo, eroina e cocaina fra i 70 e gli 80 euro al grammo». 

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