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Cronaca Fiera / Piazza della Costituzione

Lavoratori Fiera, si riaccende lo scontro: a rischio il Cosmoprof

L'assemblea ha proclamato un pacchetto di ore di sciopero e chiesto un incontro urgente con il sindaco Merola, pena stop a una delle manifestazioni più importanti del calendario fieristico bolognese

Stato di agitazione per i lavoratori della Fiera. L'assemblea ha proclamato un pacchetto illimitato di ore di sciopero e chiesto un incontro urgente al tavolo della Città metropolitana con il sindaco Virginio Merola. Se non otterranno il faccia a faccia o se non arriveranno risposte certe sul futuro del personale, l'apertura del Cosmoprof,, in programma dal 17 al 20 marzo, potrebbe essere a rischio.

Preoccupazione quindi per l'inaugurazione del salone della cosmetica, una delle manifestazioni più importanti del calendario fieristico bolognese, ma non è tutto. L'agitazione potrebbe iniziare anche prima di quella data, quando sicuramente si terrà un presidio dei lavoratori di Sg Service, l'azienda che gestisce in appalto i servizi di sorveglianza nei padiglioni, denunciata qualche settimana fa dalla Cgil per l'uso di contratti irregolari (per lo più voucher) e per le paghe bassissime (cinque euro l'ora di giorno, sei euro per i turni notturni). La loro situazione si è complicata dopo la sospensione della fornitura a seguito della denuncia: da ieri sono a casa e rischiano di perdere il lavoro, visto che, come spiega Stefano Biosa della Filcams, con il cambio di appalto non avranno garanzie, in quanto precari, di passare alla nuova ditta. I lavoratori della Fiera già oggi annunciano che saranno al loro fianco al presidio.

Per Luca Taddia di Filcams - CGIL "i soci pubblici e la dirigenza della Fiera non possono sottrarsi a questa discussione. Se l'azienda pensa di strutturare il costo del lavoro su quel modello lì, noi ci opporremo" e aggiunge che "a Bonaccini bisogna spiegare che la holding regionale delle fiere si può fare a patto che la nuova società sia un'eccellenza dal punto di vista organizzativo, ma non un Vietnam sul fronte del lavoro". 

"Il tempo delle tattiche è finito", avverte Fabio Perretta dell'Usb. "Merola chiarisca quali idee ha per la Fiera, visto che l'obiettivo è tornare ad una maggioranza pubblica", conclude Sara Ciurlia della Fisascat-Cisl.

Dunque, a fronte del piano presentato nelle scorse settimane ai sindacati e che prevede, in tempi non ancora definiti, non solo la riduzione delle ore previste per il funzionamento delle fiera, ma anche il taglio della paga oraria fino a 19 euro l'ora circa (respinta la media di 33 euro orari stimata dai vertici dell'azienda), si riaccende lo scontro e, dopo Cosmoprof, ci saranno la Fiera del libro per ragazzi (ad aprile) e Autopromotec. (dire)

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