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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Lega in piazza Maggiore, Bologna provata da una giornata di 'fuoco'. Tempo di bilanci

Mentre il centrodestra si è riunito, per le vie della città il caos: scontri, feriti, bombe carte e lanci di uova. Oggi si tirano le somme, quale il lascito di questa giornata di così alta tensione? Il messaggio lanciato dal centrodestra? Salvini e Berlusconi hanno sbandierato una ritrovata unità. Ma proprio a Bologna FI e Lega si contendono il candidato sindaco alle prossime elezioni

Ieri Bologna blindata e bloccata per la manifestazione nazionale della Lega in piazza Maggiore (che avrebbe chiamato a raccolta circa 30mila persone) e i relativi contro cortei approntati da centri sociali e collettivi (a centinaia in strada), per contestare i leghisti, che sono finiti con scontri con le forze dell'ordine, lanci di uova e bombe carta, agenti (almeno 5) e contestatori feriti, traffico in tilt e alcuni manifestanti tratti in arresto.  Situazione che poteva anche prendere una piega peggiore, secondo il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che oggi ha voluto fare i suoi complimenti a Questura e Prefettura, sostenendo che la situazione è stata 'tenuta sotto controllo bene'. 

CENTRODESTRA UNITO? SI GUARDA ALLE ELEZIONI. Oggi cosa resta, a parte una città provata, da una domenica ad altissima tensione, e di disagi per la cittadinanza (bus deviati, strade chiusi, musei ed edifici pubblici serrati, servizi sospesi, traffico)? Resta il messaggio- avvertimento lanciato dal centrodestra, che sul palco di piazza Maggiore ha sbandierato una ritrovata unità, attraverso la quale mandare a casa Renzi, perchè 'Con Silvio e Matteo (Salvini) insieme, non ce n'è per nessuno', ha scherzato l'Ex Premier Berlusconi. 
Oggi allora la politica riparte da qui. Da un centrodestra che si dice "di nuovo insieme e forte". E si guarda alle prossime amministrative: l'obiettivo del Carroccio è andare insieme a Forza Italia con un candidato unico. A tendere la mano è stato il leader della Lega nord, Matteo Salvini: "Di amministrative parliamo da lunedì- ha affermato infatti Salvini- ma l'obiettivo è essere insieme coi candidati migliori città per città".

Ma a Bologna l'unità del centrodestra c'è? Proprio all'ombra delle due torri, Lega e Fi sono divisi: il Carroccio punta su Lucia Borgonzoni, gli azzurri su Galeazzo Bignami. E Salvini non sembra voler fare un passo indietro. "C'è la Borgonzoni- conferma- come ci sono tanti uomini e donne che potranno far ripartire tante città che come Bologna sono ferme". I candidati del centrodestra saranno scelti con le primarie? "Io non voglio morire di primarie come il Pd- risponde Salvini- che si scanna sul metodo e lascia perdere il merito. Per me, se scelgono i cittadini è sempre meglio. Ma conta la sostanza. Non voglio passare mesi a litigare come fa il Pd". Insomma, ribadisce Salvini, "se le primarie si fanno è meglio, se no ce ne faremo una ragione".

"BOLOGNA NON SI LEGA, CONTESTAZIONI CENTRI SOCIALI. E mentre gli antagonisti, all'indomani della manifestazione, rivendicano la giornata di dura lotta contro i fascioleghisti, perchè 'Bologna non si Lega', il Carroccio è contro di loro che si scaglia. Lo ha fatto il leader di FDI Giorgia Meloni, anche lei ieri sul palco leghista, e il messaggio è stato rilanciato da Salcini. "Dopo aver sgomberato i campi Rom abusivi, ora bisogna sgomberare i centri sociali abusivi, perchè quella non è politica, ma delinquenza". Così il leader della Lega Nord dopo  la notizia dei tafferugli sul ponte di via Stalingrado tra le Forze dell'ordine e gruppi antagonisti.Ai centri sociali si dà anche la responsabilità del sabotaggio della linea Tav avvenuto ieri mattina a Bologna. "E' opera di "qualche zecca dei centri sociali. Spero che qualcuno finisca in galera e che ci sia una ferma condanna da parte di tutti. Perchè si può non essere d'accordo con la Lega e con Salvini ma non distruggere le linee ferroviarie". Aveva così attaccato ieri Salvini, aggiungendo che 'non è normale che per fare manifestare in una piazza bella di una città aperta, libera, democratica e generosa si debba chiedere il permesso a qualche zecca da centro sociale che di notte danneggia una linea ferroviaria, lasciando a piedi decine di migliaia di persone". 

Lega Nord in Piazza Maggiore: sotto e sopra il palco


TAFFERUGLI ANCHE SOTTO IL PALCO, MENTRE PARLA BERLUSCONI. Le contestazioni ieri sono arrivate anche nel cuore della manifestazione leghista, sotto il palco di piazza Maggiore. Un parapiglia è scoppiato  mentre sul palco parlava Silvio Berlusconi. Alcuni ragazzi, dal centro della piazza, sono stati strattonati e cacciati in malo modo dai militanti del Carroccio e dal servizio d'ordine della manifestazione. "Ci hanno preso a pugni in faccia", riferiscono i ragazzi (uno ha la maglia strappata), che giurano di essere studenti, non aderenti a nessun centro sociale n'' simpatizzanti della Lega, in piazza "solo per ascoltare. Non abbiamo fatto niente. Stavano strattonando un ragazzo, ci siamo messi in mezzo e ci hanno picchiato". Diversa la versione dei leghisti: "Sono dei centri sociali- afferma sicuro uno degli attivisti che formano il servizio ''ordine- avevano la bandiera della pace nascosta nella giacca. Continuavano a sfottere, poi la gente si arrabbia". 

Manifestazioni anti-Lega: antagonisti in marcia contro il Carroccio

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