Liberalizzazioni. I tassisiti tappezzano Bologna: "Prezzi nella media"
"I taxi sono un servizio pubblico a disposizione degli utenti e non costano nulla alla collettività" dicono i tassisti mentre distribuiscono volantini nelle aree di sosta in centro
I tassisti, preoccupati per le liberalizzazioni annunciate dal Governo Monti, in seguito alla riunione del 13 gennaio scorso organizzata dalle associazioni di categoria, hanno deciso di fornire regolare servizio fino alla giornata di martedì 17 gennaio, data in cui verranno concordate altre iniziative a seguito delle decisioni che verranno prese nella giornata odierna a Roma.
Ma oggi, alle stazioni di sosta scendono dalle auto bianche e fermano i cittadini per dar loro dei volantini informativi.
I tassisti bolognesi tengono a sfatare alcune convinzioni: falso è che il taxi è liberalizzato ovunque, visto che in tutti i Paesi d'Europa il servizio è regolamentato nel numero delle licenze, nelle tariffe, e con vincoli territoriali ove esercitare. Germania, Francia e Spagna lo sono, eppure si ricercano come esempio di reltà che non esistono. Falso anche che con la liberalizzazione il servizio costerebbe di meno: laddove sono state tentate esperienze di liberalizzazione le tariffe sono praticamente raddoppiate nel giro di poco tempo.
I PREZZI A BOLOGNA. Un'indagine indipendente effettuata su 22 grandi città euroee dimostra come la nostra città sia nella media in quanto a prezzi: la più cara è Zurigo (31,35 euro per una corsa di 7 km compresi 5 minuti di attesa e un bagaglio), poi Ginevra e Oslo. Bologna è al 14° posto (su 20 posizioni) con 13,63 euro. Ultima Zagabria.
