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Vandalismi al Liceo Copernico: i detenuti ripuliscono i muri dai graffiti

Carcerati della Dozza smacchiano l'edificio scolatico imbrattato da scritte. Per l'oro un'opportunità di integrazione sociale, per gli studenti un messaggio di sensibilizzazione

Esempio di "riscatto" dei detenuti impegnati in lavori socialmente utili, un messaggio di sensibilizzazione verso i giovani nonchè un  laboratorio-campione di collaborazione interistituzionale. Questo il nodo dell'iniziativa che vede quattro detenuti della Dozza rimboccarsi le maniche per ripulire i muri del Liceo Scientifico Copernico di Bologna, imbrattati da scritte: lascito dei numerosi atti vandalici che si susseguono ai danni degli edifici pubblici della città.

ANTI VANDALISMO GRAFICO. Il “cantiere-scuolaesterno al carcere rientra nel “Percorso per la rimozione del vandalismo grafico”, parte del progetto “Graffi o graffiti? Percorsi di legalità”.

Foto - Carcerati Dozza ripuliscono muri del liceo Copernico

Il progetto, ideato e finanziato dalla Provincia di Bologna (Istruzione, Formazione e Lavoro) è nato dalla collaborazione con Tribunale di Sorveglianza di Bologna, Casa Circondariale di Bologna, insieme a Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna, IIPLE (Istituto Istruzione Professionale Lavoratori Edili di Bologna e Provincia) e Cefal Bologna (Consorzio Europeo per la Formazione e l’Addestramento dei Lavoratori) con l’obiettivo di fornire un’occasione di formazione per l'inclusione socio-lavorativa delle persone detenute realizzando nello stesso tempo un intervento di recupero e riqualificazione del patrimonio pubblico.

FORMAZIONE. Dopo il corso di formazione professionale per 8 detenuti all’interno del carcere della Dozza (40 ore di lezione in aula a cui hanno partecipato anche docenti della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia-Romagna e della Soprintendenza per i beni Archeologici dell’Emilia-Romagna), da oggi prende il via laseconda fase, il "cantiere esterno" ospitato presso il Liceo Scientifico Copernico di Bologna. Saranno 260 le ore di stage professionalizzante, che in questo primo step vedrà coinvolti 4 detenuti e che, a regime, arriverà ad impegnare fino a un massimo di 8 detenuti presenti attualmente pressola Casa Circondariale bolognese.

PROSSIMI PASSI, ALTRE SCUOLE. Oltre al Liceo Copernico, la Provincia ha individuato come idonea per la realizzazione del “cantiere-scuola” la sede dell’Istituto Professionale Aldrovandi-Rubbiani in viale Vicini, che ospita anche la succursale del Liceo Classico “Galvani”.

INTEGRAZIONE SOCIALE DEI DETENUTI. “Con l’avvio della fase di “cantiere-scuola” esterno al carcere, attivo da oggi presso il Liceo Copernico - ha sottolineato Giuseppe De Biasi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Provincia di Bologna - il progetto per la rimozione del vandalismo grafico si conferma un laboratorio campione di collaborazione interistituzionale volta all'integrazione sociale delle persone in esecuzione penale.

UN MESSAGGIO PER GLI STUDENTI. "Non dimentichiamoci però - conclude De Biasi - che l’idea di coinvolgere in maniera diretta le scuole superiori cittadine nasce proprio dalla precisa volontà di lanciare un messaggio a doppia valenza: da un lato sensibilizzare gli studenti verso il fenomeno del vandalismo grafico degli edifici scolastici, dall’altro contribuire ad aumentare il livello di consapevolezza di tutta la cittadinanza versole condizioni e i processi di inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute”.

 

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