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Cronaca Porto / Via delle Tofane

Lipu a rischio chiusura. Nadia Caselli: “Solo promesse dal Comune”

INTERVISTA alla responsabile Lipu di Bologna: Dopo tante promesse da parte dell'Amministrazione la chiusura è imminente. I grillini: "Una barzelletta, negligenza del Comune che ha perso 150 mila euro di finanziamento"

Rischia di scomparire la Lipu, lega italiana protezione uccelli, di via delle Tofane. Un danno non solo per gli amanti degli animali, ma per tutti quei cittadini che ogni giorno si rivolgono all'associazione per sparvieri in volo dentro capannoni industriali, pipistrelli nelle case o tassi in giardino. Un patrimonio di competenze che da marzo non avrà più una casa e che rischia di essere perduto. “Il problema è che siamo ospiti da ben 20 anni di un privato: gratuitamente – spiega Nadia Caselli, responsabile Lipu di Bologna - Curiamo la Fauna selvatica di proprietà dello Stato ma sono i privati che si danno più da fare e ora hanno ragione a chiederci di restituire l’edificio”.

Da quando siete in via delle Tofane?
Esistiamo dall’89, nel 93 abbiamo iniziato ad avere qualche promessa dal Comune e ben 8 possibilità che poi si sono concluse nel nulla. Nel 2004 ci era stato assegnato anche un finanziamento regionale, poi perso con la giunta Cofferati. Del Bono ci aveva proposto una sede, ma è sfumata anche quella con la sua poltrona da primo cittadino.

Entro quando dovrete trasferirvi?
Possibilmente prima del boom degli animali: nel periodo dell’apertura caccia ci riempiamo di animali fra cui falchi impallinati, animali avvelenatori o investiti. I numeri di solito sono gestibili, ma a marzo ci sono anche le immigrazioni e le nidificazioni. A febbraio arrivano piccoli di lepre e di scoiattolo, poi i ghiri…Il proprietario ha avuto fin troppa pazienza.

Lo staff della Lipu da chi è composto?
Tutti volontari, fra cui anche alcuni veterinari e il professor Delogu, che insegna all’Università. Chiunque è ben accetto, anche se non è preparato. All’Amministrazione pubblica non siamo costati mai un solo euro.

Come vi sta aiutando il M5S?
Hanno sollevato la questione porteranno un’interrogazione in Comune per capire se c’è la volontà di recuperare il finanziamento regionale. La strada altrimenti sarà quella della chiusura.

Vuole fare un appello?
Ai cittadini: se ci fosse un privato che vuole adottarci sarebbe bellissimo. All’ amministrazione: una volta per tutte ci diano una risposta definitiva.

LA DENUNCIA DEI GRILLINI: A denunciare il fatto è il Movimento 5 Stelle che, con una conferenza stampa, ha annunciato azioni sia in Regione, per cercare di reperire nuovamente i fondi, sia in Comune perché ci si attivi per trovare lo stabile. "Nel nostro centro di recupero - ha detto Nadia Caselli, delegato Lipu di Bologna - accogliamo tremila, tremiladuecento animali ogni anno. Uccelli, soprattutto, ma anche piccoli mammiferi e rettili. Sono 21 anni che aspettiamo una sede adeguata. Quella attuale in via delle Tofane, tra l'altro piccolissima e che ci costringe ad appoggiarci a privati per le voliere, è di proprietà di un privato che ora deve vendere. Ha aspettato per anni che il Comune ci trovasse una nuova sistemazione. Ma ora, in assenza di risposte, non possiamo andare avanti".

PER FAVIA E’ UNA BARZELLETTA. Per il consigliere regionale Giovanni Favia quella della ricerca di una nuova sede per la Lipu "é quasi una barzelletta. Con in più una negligenza incredibile da parte del Comune che, proprio mentre gli enti locali piangono miseria, ha perso 105 mila euro di finanziamento. E questo nonostante una proroga e il gran numero di edifici in disuso". E dire che Sergio Cofferati, da sindaco, si era esposto in prima persona per trovare una nuova sede. Una ricerca che, tentativo su tentativo, era stata avviata addirittura dalla Giunta Vitali. Tante le proposte e gli aborti (alcuni anche surreali, come quando venne loro assegnato un edificio ceduto dalle Ferrovie al Comune in via Bencivenni abbattuto per sbaglio. "Era bellissimo - ha ricordato Caselli - c'era anche l'aria condizionata. Poi per l'errore di un tecnico, i buldozzer l'hanno abbattuto") dal parco Talon alla casa del custode di Villa delle Rose. E ora, se non succederà nulla, a marzo si chiude.
 

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