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Cronaca

Il 'profeta' del sisma Luke Thomas: "Forte scossa a Bologna", ha 'toppato' ma ci riprova

Segnalava forti scosse in Emilia mai verificatesi: il ricercatore statunitense e il suo sito "Quake Prediction" si basano su indagini scientifiche o su previsioni strampalate?

Con un certo sollievo, corre l'obbligo di chiedersi se il ricercatore statunitense Luke Thomas e il suo sito "Quake Prediction", che avevano acquisito una certa fama per aver annunciato un terremoto tra Messina e Catania, poi verificatosi (anche se con altra magnitudo), si basino su indagini scientifiche o su studi strampalati senza alcun fondamento.

Entro il 27 settembre, si segnalava infatti un terremoto di magnitudo 4.2 Richter che avrebbe potuto colpire Ancona o Pescara, e uno di 5.3 Bologna. Tutte sono rimaste in piedi per fortuna e, come facilmente rilevabile dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la nostra terra d'Emilia non si è mossa neanche di un millimetro nell'ultima settimana, mentre un forte terremoto ha colpito il Pakistan e sul sito non ve n'è traccia.

Ma Thomas alza il tiro e ci riprova allungando la data sull'asse delle ascisse al 1° ottobre seppur segnalando minori intensità. Sulla rete Thomas vive alterne vicende: da un seguito sperticato, a critica estrema anche nei confronti dei metodi di ricerca.

LA RICERCA DI THOMAS. Consiste nel rilevare il cambiamento della temperatura dell’acqua, frequenze sonore, piccole scosse, comportamento degli animali, e degli uomini, luna, intervallo tra le scosse e rilevazioni satellitari.

MA.. La scienza ribadisce l'impossibilità di prevedere tali fenomeni, tanto che ha fermamente contestato la sentenza del Tribunale dell'Aquila che lo scorso ottobre ha condannato a sei anni di reclusione per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose i componenti della Commissione Grandi Rischi che non avrebbero dato le necessarie informazioni sulla probabilità di una forte scossa, poi verificatasi nell’aprile 2009.

A seguito della pronuncia della sentenza avevamo intervistato Beniamino Costantini, geologo bolognese: “E’ una sentenza oscurantista, una sorta di Tribunale dell’Inquisizione che ha voluto giustificare gli errori di un paese, l'Italia, che non fa prevenzione. Stiamo facendo ridere tutto il mondo. Innanzitutto il terremoto è imprevedibile, lo è sia il luogo e sia il giorno. Ad esempio il Giappone, molto avanzato da questo punto di vista. Quanti palazzi sono crollati? Pochi, ma i morti sono stati molti. Da quanti anni si parla di Big One? Il terremoto che dovrebbe avvenire in California nella faglia di Sant’Andrea. Il verdetto dell’Aquila è gravissimo e, benché io credo che l’appello lo stravolgerà, crea un pericoloso precedente poiché un esperto ci penserà mille volte, prima di esprimere un parere.“

Il nuovo grafico su "Quake Prediction"

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