'Aemilia', la DNA stronca l'Emilia-Romagna: "Era una regione-modello"
C'era una volta l'Emilia-Romagna, quella che era "orgogliosamente indicata come una Regione-modello, ed invidiata per l'elevato livello medio di vita dei suoi abitanti"
C'era una volta l'Emilia-Romagna, quella che era "orgogliosamente indicata come una Regione-modello, ed invidiata per l'elevato livello medio di vita dei suoi abitanti".
Una vera e propria stroncatura della Direzione Nazionale Antimafia che ricostruisce i rapporti politica-impresa-istituzione-'ndrangheta alla base dell'indagine "Aemilia" che poco più di un anno fa ha portato all'arresto di 117 persone e a processo oltre 200 imputati.
Il maxi-processo Aemilia, il più grande contro le infiltrazioni mafiose al Nord Italia, è iniziato a fine ottobre in Piazza della Costituzione, dove è stata allestita un'aula speciale nel Padiglione 19, attrezzata anche per le udienze in video-conferenza, visto che almeno 9 di essi sono sottoposti al regime del 41bis, il cosiddetto "carcere duro".