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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casalecchio di Reno

Indignati, intervista: “Noi bloccati al Colosseo… ci hanno scippato la parola”

"Coordinamento Educatori" alla Manifestazione di Roma: "Istanze offuscate dalla violenza… Qualcuno ha decretato la fine per tutti, c'è stato uno scippo di parola, sia da chi ha messo in atto le violenze ..."

Dopo la grande eco intorno alla manifestazione del popolo degli “Indignati”, sfociata in guerriglia dura sabato scorso a Roma (a dozzine gli arresti, tra cui anarchico bolognese), Bologna Today intervista uno dei partecipanti. A parlare è Filippo, membro del "Coordinamento Educatori contro i tagli", unione di lavoratori delle cooperative sociali nato nel 2010 nel distretto di Casalecchio di Reno a seguito delle diminuzioni di spesa per il welfare. Il loro obiettivo è quello resistere ai tagli, ma anche proporre innovazione nel sociale. Per portare avanti il loro messaggio, avevano organizzato un pullman diretto alla volta della capitale…

Filippo, tu sabato eri alla manifestazione romana, raccontaci tutto dall’inizio.
Premetto che opero come educatore per una Cooperativa attiva nella zona di Bologna Sud e mi occupo di prevenzione e rifugiati, sono membro del Coordinamento Educatori contro i tagli. Sabato abbiamo organizzato un pullman diretto verso la capitale. L’autobus si è riempito subito, hanno partecipato molti più educatori di quanti ne attendevamo. Un bellissimo viaggio e a Roma abbiamo trovato un clima altrettanto bello, gente diversa anche della società civile.

Siete riusciti ad arrivare a Piazza San Giovanni?
Purtroppo no, siamo rimasti bloccati al Colosseo perché il corteo si è spezzato in tronconi.

Che ne pensi di quanto è emerso sui media? Trovi affinità con la manifestazione contro la legge Gelmini del 14 dicembre scorso?
Ovviamente le istanze sono state offuscate dalle violenze, ma noi rimaniamo sul punto “We are 99%”, pensando di rappresentare il 99% per cento della popolazione che si indigna per il debito, i tagli e l'immoralità dei governanti.
Ritengo che la manifestazione di sabato e quella dello scorso dicembre siano diverse. Il 14 dicembre c’è stata una volontà collettiva, un’espressione democratica unitaria, in questo caso si è trattato invece di un problema di democrazia, qualcuno che ha decretato la fine per tutti, c’è stato uno scippo di parola, sia da chi ha messo in atto le violenze che dagli organi di stampa. Il punto non è schierarsi o meno contro le violenze, ma osservare il conflitto sociale, i motivi della protesta. Realtà e materialità del conflitto stesso.

E adesso?
E adesso prendiamo il bello dell’evento come polo attrattivo. Si riparte dai punti politici e cioè la partecipazione di molti per la difesa del welfare. Chiediamo etica in politica e cioè il prodotto di azione, comportamento e democrazia. Cercheremo di utilizzare questa crisi per rinnovare i servizi sociali. La nostra azione continua con le trasmissioni su Radio Kairos (FM 108.85), in onda tutti i martedì alle 18,  che domani parlerà proprio di Roma e con il nostro coordinamento alle 18.30 presso il TPO (via Casarini, 17/5). Stiamo preparando altre azioni come il flash mob dei genitori di disabili previsto per il 29 ottobre in Piazza Maggiore al quale seguirà la festa dell’Orgoglio Educativo al TPO.

 

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