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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Manovra, il Senato approva la fiducia tra urli e proteste: cosa c'è e cosa manca

Bagarre a Palazzo Madama. "Siamo stanchi ma contenti" ha detto il vice premier Matteo Salvini

- Automotive: sconto del 50% sull'imposta di bollo per le auto e le moto storiche. La misura che consentirà ai proprietari di veicoli con anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni di pagare la metà della tassa automobilistica. 

- Stabilimenti balneari: rinvio della Bolkestein con un proroga di 15 anni per le concessioni che secondo quanto stabilito dalla direttiva europea sarebbero dovuti andare a gara. La bozza del maxiemendamento al ddl bilancio esclude dalla Bolkestein gli affitti demaniali. La misura si rende necessaria, si legge, ''al fine di garantire la tutela e la custodia delle coste italiane affidate in concessione, quali risorse turistiche fondamentali del Paese, e tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese in grave crisi per i danni subiti dai cambiamenti climatici e dai conseguenti eventi calamitosi straordinari''.

- Sanatoria per i contribuenti in difficoltà economica. La misura consente, ''ai debitori che versano in una grave e comprovata situazione'', di regolarizzare a costi ridotti la propria posizione. La sanatoria interessa i carichi affidati all'agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 e prevede diverse percentuali di pagamento, a seconda della situazione Isee: 16% per i redditi fino a 8.500 euro; 20% fino a 12.500 euro; 35% fino a 20.000 euro".

- Tagli all'editoria che valgono il 20% della differenza tra l'importo spettante e 500mila euro; nel 2020 sale al 50% e nel 2021 al 75%: ecco i giornali che rischiano di sparire.

- Norma anti-bagarinaggio con l'introduzione di biglietti nominali per eventi in strutture con una capienza superiore ai 5mila spettatori. Il biglietto nominale diventa obbligatorio a partire dal 1° luglio. Ripristinata anche la possibilità per i singoli cittadini, che lo fanno in maniera occasionale e senza finalità commerciali, di rivendere il proprio biglietto purché a un prezzo uguale o inferiore a quello dell'acquisto originario.

- Nella legge di bilancio c’è uno stanziamento di 6,7 miliardi di euro che dovranno servire sia per il reddito di cittadinanza sia per le pensioni di cittadinanza. Manca però una legge vera e propria, per cui ad oggi nessuno è in grado di dire se i soldi saranno sufficienti a garantire i fatidici 780 euro promessi dal M5s (molti economisti sono dubbiosi).

Cosa manca 

- Rinviate al 15 novembre 2019 le assunzioni a tempo indeterminato presso presidenza del Consiglio, ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali e università. Quelle nelle università vengono posticipate al primo dicembre, con l'eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere quindi assunti come professori nel 2019.

- La proposta di far pagare la Tari attraverso la bolletta elettrica non trova spazio nella manovra. La bozza del maxiemendamento al ddl bilancio non contiene la misura, che una parte della maggioranza avrebbe voluto introdurre a partire dal prossimo anno.- Salta la liberalizzazione per gli Ncc. Le telefonate per prenotare la corsa dovranno passare per forza attraverso le rimesse, che si dovranno trovare all'interno del comune (o della provincia e della città metropolitana) che ha rilasciato l'autorizzazione. Salta quindi la radicale revisione del sistema di noleggio con conducente.

- Quanto all'abolizione della legge Fornero, l’attuale normativa verrà superata, anche se per i dettagli bisognerà attendere successivi decreti ad hoc. Dal momento che la quota 100 ha diversi limiti (38 anni di contributi, divieto di cumulo, reintroduzione del meccanismo delle finestre), si può parlare di promessa parzialmente mantenuta. Ma il prezzo è molto alto. Oltre a far ricorso al deficit e a tagli di spesa, per rassicurare l’Ue il governo si è impegnato a rivedere al rialzo le clausole di salvaguardia Iva per un totale di 23 miliardi nel 2020 e quasi 29 nel 2021.

- Viene confermato il taglio alle pensioni più alte: il prelievo di solidarietà, per cinque anni, riguarderà gli assegni superiori a 100mila euro e sarà pari al 15% per la parte eccedente fino a 130mila euro, al 25% per la parte eccedente dai 130mila ai 200mila, al 30% per dai 200mila fino ai 350mila, al 35% fra i 350mila fino a 500mila e al 40% oltre i 500mila.


 

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