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Cronaca Navile

Gdf al Navile, sequestrate migliaia di borse 'taroccate' e 690 Kg di alimenti

La Finanza ha stanato un deposito di accessori con marchi abilmente contraffatti. Controlli a tappeto hanno portato anche al sequestro di prodotti alimentari: 690 Kg in Bolognina, 1.8 tonnellate in totale nell'area metropolitana

Oltre 11mila portafogli e borse con loghi di case di moda prestigiose abilmente contraffatti sono stati posti sotto sequestro. A condurre l'operazione è stato iI Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, che nell’ambito dell’azione di servizio a tutela dell’economia legale ha intensificato l’attività tesa al contrasto delle varie tipologie di illeciti economico-finanziari, tra i quali, la contraffazione e la circolazione di prodotti insicuri o pericolosi.

"Particolare impegno operativo - sototlineano le Fiamme Gaille - viene profuso nelle aree urbane attenzionate anche dalla locale Prefettura, che coordina specifiche iniziative delle Forze di polizia". In tale contesto sono stati eseguiti controlli dalla Finanza del II Gruppo Bologna presso esercizi commerciali, tra gli altri, nel quartiere Navile, in particolare in zona Bolognina. 

Proprio nel corso di uno di questi controlli è stato scoperto un deposito gestito da un cittadino cinese, all’interno del quale sono stati rinvenuti circa 1.000 accessori, tra borse e portafogli abilmente contraffatti, con marchi di fama internazionale.  L’attento esame della documentazione contabile ha permesso inoltre ai militari di individuare il fornitore dei prodotti contraffatti, ovvero una società con sede nella provincia di Firenze, presso la quale la pattuglia ha esteso l’intervento, rinvenendo e sequestrando ulteriore 10.500 borse contraffatte con il marchio di una nota griffe dell’area bolognese. 
Al termine degli interventi i rappresentanti legali delle due società alle quali è stata sequestrata la merce contraffatta sono stati denunciati alle Procure della Repubblica di Bologna e di Firenze. 

ANCHE PRODOTTI ALIMENTARI BANDITI DAL MERCATO. In precedenza, sempre al Navile – zona Bolognina, le Fiamme Gialle avevano sottoposto a sequestro amministrativo oltre 2.800 confezioni di prodotti alimentari privi dell’etichettatura in lingua italiana, per un totale di 690 Kg. 
Analoghe violazioni sono state scoperte dalla Gdf in altri comuni della città metropolitana (Imola, Molinella, Vergato, Castel San Pietro e San Pietro in Casale) nel corso di 11 interventi presso altrettanti esercizi, conclusisi con il sequestro di oltre 11.000 confezioni di prodotti alimentari (cibi in scatola, spezie, legumi, riso, pasta, lievito, thè, infusi, conserve) per un peso di circa 1,8 tonnellate. 
I titolari delle attività commerciali sono stati segnalati ai Comuni competenti "per il prosieguo del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative" (da un minimo di 1.600,00 € ad un massimo di 9.500,00 € per esercizio commerciale).

L'IMPEGNO DELLA GDF. La lotta al falso ed ai prodotti insicuri o pericolosi, aggiungono le Fiamme Gialle - "nel quadro della più ampia azione di servizio a tutela dell’economia legale, continua ad essere una delle priorità operative della Guardia di Finanza di Bologna, per la plurioffensività e la diffusione di tali fenomeni". La Finanza avvisa che proseguirà con ulteriori attività tese a ricostruire i passaggi delle “filiere” illecite, dalla produzione alla commercializzazione.

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