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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castel San Pietro Terme

Castel San Pietro, aggressione Marzocchi: 'Colpito e minacciato con un coltello perchè leghista'

L'aggressore un magrebino, incrociato all'interno di un bar. Dopo l'episodio sfogo del Carroccio: "Non è accettabile che qualcuno pensi di potere picchiare chi trova in strada o al bar solo perché non la pensa come lui"

"Aggredito e minacciato con un coltello da trenta centimetri da un magrebino all'interno di un bar a Castel San Pietro" . E' lo sfogo che il leghista Alessandro Marzocchi affida alla propria pagina Facebook, postando tanto di foto di un coltellaccio da cucina. 
L'esponente del Carroccio sarebbe stato preso a pugni e minacciato con l'arma improvvisata, perchè leghista. Sull'episodio intervengono i colleghi di partito: "A Marzocchi punto di riferimento della Lega Nord di Castel San Pietro, la nostra solidarietà e vicinanza con l’augurio di vederci domenica a Bologna in occasione della grande manifestazione contro il governo Renzi per continuare a lottare fianco a fianco”. Così in una nota congiunta Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia e vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna e Daniele Marchetti, consigliere regionale imolese.

“Le nostre città non sono affatto sicure – attaccano Marchetti e Rainieri -. La vile aggressione ai danni di Marzocchi si è registrata all’interno di un bar dove l’aggressore, dopo avere insultato Marzocchi a causa della sua appartenenza alla Lega, ha usato toni minacciosi nei confronti di Salvini. Ma quel che è peggio – continuano – è che l’extracomunitario non si è fermato alle parole ma ha colpito l’esponente leghista al volto prima di dileguarsi”.
“Medicato dagli operatori del 118, il segretario del Carroccio – aggiungono – ha  avuto una prognosi di 5 giorni mentre il marocchino è stato identificato dai carabinieri. Ci auguriamo ora che dopo averlo riconosciuto, la giustizia voglia fare qualcosa".

Dal Carroccio infine l'affondo: "Non è accettabile che qualcuno pensi di potere picchiare chi trova in strada o al bar solo perché non la pensa come lui. Se questa è l’Emilia di Renzi, Bonaccini e Alfano – concludono -, siamo sempre più convinti che domenica sia giusto scendere in piazza per gridare a gran voce che vogliamo essere liberati da una situazione ormai insostenibile”

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