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Cronaca Zona Universitaria / Via Mascarella

Anniversario Lorusso, Merola non andrà alla commemorazione

Dopo l'annunciata protesta dei collettivi il Sindaco paventa il rischio di 'scontri voluti' e replica: "Stiano nel loro piccolo ghetto"

Proteste annunciate, appuntamento saltato. L'amministrazione comunale di Bologna quest'anno non invierà propri rappresentanti in via Mascarella, sabato mattina, per partecipare al 40esimo anniversario della morte di Francesco Lorusso, lo studente e militante di Lotta continua che fu colpito dagli spari dei Carabinieri durante gli scontri dell'11 marzo 1977.

Lo fa sapere il sindaco, Virginio Merola, dopo che nei giorni scorsi diversi collettivi hanno annunciato l'intenzione di contestare l'eventuale presenza di esponenti istituzionali. Contestazioni che, l'anno passato, hanno portato i rappresentanti delle istituzioni a lasciare in anticipo le commemorazioni.

"Ci sono collettivi che continuano a pensare che la città è loro e che loro siano gli addetti a stabilire confini invalicabili di quel posto o di quell'altro", afferma il sindaco: "Semplicemente noi non ci saremo, perché al giochino di militarizzare tutto perché siano repressi e quindi di strumentalizzare una nostra presenza per qualche scontro, non ci cadremo. Non ci saremo".

Il sindaco poi ricorda come il Comune abbia in essere un programma di commemorazioni adeguato e approfondito a proposito del '77, ma che non accetta di essere usato a fini strumentali. Quanto alle iniziative dei collettivi nell'40esimo anniversario dalla morte, Merola è categorico: "Se le facciano da soli nel loro piccolo ghetto".

Cua - Collettivo Universitario Autonomo e Hobo da parte loro hanno già organizzato una fitta agenda in occasione dell'evento. "Davanti alla lapide per Francesco non accetteremo provocazione istituzionali" hanno fatto sapere i militanti del Cua, ricordando però come i collettivi autonomi non abbiano mai partecipato alle commemorazioni del mattino, un "appuntamento inutile e in alcuni casi strumentalizzato dalla retorica revisionista dei rappresentanti del comune e dell’università", secondo gli attivisti.

Viceversa, quest'anno saranno presenti, perché si ritiene "inammissibile" e si considera una "grave provocazione politica la presenza di rappresentanti istituzionali nei pressi della lapide". Per questo, Cua da appuntamento già dalle 9 del mattino davanti la lapide, "per respingere eventuali provocazioni". Nel pomeriggio invece si terrà una manifestazione, a partire dalle ore 16, con concentramento in piazza Verdi.

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