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Cronaca Medicina

Medicina: l'assessore Simonini scelto dalla prestigiosa Ecole Normale Supérieure di Parigi

E' stato eletto quando aveva 20 anni a Medicina dove è nato e cresciuto. A settembre volerà oltralpe

Ha 22 ed è stato eletto quando ne aveva 20 come consigliere comunale PD e assessore alla cultura del comune di Medicina , dove Jessy Simonini è nato e cresciuto.

Dopo il Liceo Ginnasio Statale "Luigi Galvani", dove ha conseguito un doppio diploma italo-francese, si è laureato alla facoltà di Lettere presso l'Università di Bologna, dove è anche alunno del Collegio Superiore, istituzione di eccellenza che promuove il merito in ambito accademico. 

Ora è riuscito a superare la selezione per l’ammissione alla prestigiosa Ecole Normale Supérieure di Parigi, istituto di eccellenza all’interno del quale si costituisce la futura classe accademica europea: "Si tratta del massimo ente per chi vuole fare studi francofoni. Nel gennaio scorso è arrivata la conferma che ero stato scelto per partecipare alla prima selezione fra 600 candidati da tutta Europa. A questo punto quel che era solo un sogno stava diventando qualcosa di più”, poi "siamo rimasti in trenta e le prove sono state molto dure. Metà del concorso si è svolto in francese, che conosco molto bene, e il resto poteva essere effettuato indicando una lingua a scelta fra sei. Ho scelto l’italiano. Le prove erano basate sul metodo classico francese della dissertazione e su un tema indicato dal candidato, io ho puntato sulla mia specialità che è la letteratura", si legge in una nota del Comune di Medicina. 

Dunque Jessy a settembre volerà a Parigi dove rimarrà per tre anni: "Non nascondo che mi piacerebbe continuare lì la mia carriera, ma sarei comunque pronto e felice di tornare nella mia terra” confessa. 

Il suo "pallino" era rilanciare il teatro, le scuole di musica e la cultura a Medicina e pare ci sia riuscito anche se è stato criticato più volte per le sue scelte "gay friendly" e contro l'omofobia: "Nella primavera del 2015 il Nuovo Centro Destra ha presentato un'interrogazione su alcuni libri gender acquistati dalla Biblioteca Comunale e a Medicina è anche sorto un circolo de La Croce, legato al movimento conservatore e pro-life di Mario Adinolfi" ma si dice "grande sostenitore del dibattito e del confronto" e crede che "il compito della politica, e di un'amministrazione di sinistra, sia quello di prendere una posizione netta. Una posizione in difesa dei diritti civili e della lotta ad ogni forma di omofobia, anche strisciante. Per questo motivo, abbiamo sviluppato percorsi con Arcigay e siamo entrati nella rete Ready, il primo comune di tutto il Circondario. Medicina ha una tradizione progressista, e noi dobbiamo onorare questa storia con gli strumenti della politica  e dell'amministrazione; confesso che spero di poter celebrare un'unione civile prima della mia partenza: alcuni amici me lo hanno già chiesto, ma non credo che ci sarò ancora".

 

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