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Ambulanze senza medico, ora è psicosi-chiamate, l'Ausl: 'Dottore a bordo? Serve solo in 4 casi su 100'

Dopo il caso sollevato dallo scontro Pizza-Venturi, i sanitari registrano un aumento di chiamate di cittadini che chiedono negli interventi la presenza di un medico a bordo. Ausl: 'Non va bene, sistema è collaudato'

Dopo il caso Venturi e le polemiche anche politiche che ne sono derivate, il 118 di Bologna ha "registrato chiamate di cittadini che ci chiedono di avere la presenza del medico. Dare questa incertezza è sbagliato, perché la risposta giusta il sistema la dà perché si è strutturato nel tempo".

Detto in altri termini, "è inaccettabile che nei cittadini nasca il sospetto che chi li soccorre non abbia la preparazione necessaria". Usa parole dure Chiara Gibertoni, direttore generale dell'Ausl di Bologna, che oggi ha incontrato la stampa nella centrale del 118 all'ospedale Maggiore per fare il punto sull'attività dell'ultimo anno.

Ambulanze senza medici, assessore radiato: la Procura apre fascicolo

Una conferenza stampa organizzata dopo la radiazione dell'assessore regionale Sergio Venturi decisa dall'Ordine dei medici di Bologna proprio per la delibera di riassetto del sistema dell'emergenza-urgenza. Dal quel caso sono nate polemiche politiche anche aspre, che hanno visto tra i protagonisti il capogruppo M5s Massimo Bugani, preso di mira dagli stessi operatori sanitari per un post giudicato offensivo per il lavoro degli infermieri sulle ambulanze.

E proprio alla politica oggi Gibertoni dà un sonoro stop. "Come medico- afferma la numero uno dell'Ausl di Bologna- se già mi sembrava assurdo che si rilasciassero dichiarazioni in merito all'utilità del vaccino, è oltremodo inaccettabile che si semplifichi il tema dell'emergenza-urgenza, soprattutto per rispetto a tutti coloro che lavorano ogni giorno nella nostra centrale e sulle nostre ambulanze".

 La direttrice dell'Ausl di Bologna insiste in particolare su un punto. "Semplificare è sempre sbagliato in sanità- afferma- ma mai come sul tema dell'emergenza-urgenza. E io credo che se ne debba parlare e si possano dare sentenze solo se si conosce veramente fino a fondo la complessità dei meccanismo".

Dati alla mano, la presenza del medico in ambulanza è necessaria solo in quattro casi su 100.  A Bologna e provincia, nel 12% dei soccorsi viene inviato anche il medico e nel 44% l'intervento è condotto da mezzi infermieristici.

Secondo i dati di tutte le centrali 118 regionali, però, la presenza del medico è necessaria solo nel 4% dei casi e quella dell'infermiere nel 10%. Come riassume Nicola Binetti, direttore del Pronto soccorso dell'Area nord, "da un lato ci sono dati e risultati dimostrati scientificamente. Dall'altro opinioni e disinformazione". (San/ Dire)

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