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Cronaca

Medico di base anche ai fuorisede, mozione studenti Unibo

Il consiglio degli studenti dell'Alma Mater chiedono che la Regione stipuli una convenzione apposita per chi studia qui ma è residente fuori della regione

L'Emilia-Romagna stipuli una convenzione regionale per garantire il medico di base agli studenti fuorisede. A chiederlo è la Sinistra universitaria a Bologna, che in Consiglio degli studenti dell'Alma Mater oggi ha presentato due mozioni, approvate all'unanimità, proprio sul tema dell'assistenza sanitaria e dei trasporti extraurbani.

"Sono anni che chiediamo maggiori servizi e maggiori diritti per tutti gli studenti dell'Alma Mater- afferma Italo Pomes, segretario di Sinistra universitaria e senatore accademico- è ora che Bologna dimostri di essere la città accogliente di cui tutti sentono parlare e inizi a includere gli studenti nella progettualità della città".

Dal punto di vista sanitario, però, la competenza "è a carico delle Regioni- aggiunge Andrea Giua, responsabile territoriale di Primavera degli studenti e rappresentante di Sinistra universitaria in Consulta regionale- per questo ci muoveremo dalla prossima convocazione della consulta per chiedere una convenzione regionale in tema di assistenza sanitaria per gli studenti fuorisede. È ora di fare di più", sostiene Giua.

Del resto, sottolinea ancora Pomes, "ci sono già diverse realtà in Emilia-Romagna, anche nei campus dell'Università di Bologna, e in Italia che riescono a garantire questo servizio". Tra l'altro, spiegano da Sinistra universitaria, sul fronte del medico di base "arrivano ottime risposte" anche da parte dello stesso Ateneo di Bologna.

"La prorettrice agli studenti- fa sapere l'associazione- ci ha annunciato che già nel prossimo mese potrebbe arrivare in Consiglio una prima bozza di convenzione risolutiva di questa grave problematica. Siamo convinti che questa sia davvero la strada giusta, per riconoscere finalmente a tutti una vera cittadinanza studentesca"

Ad oggi, ci tiene a ricordare Pomes, gli studenti fuorisede possono pagare singole visite dal medico di base al costo di 20 euro ciascuna oppure optare per il cambio temporaneo di medico di base per 12 mesi, rinunciando però al dottore di famiglia nel proprio Comune di residenza per lo stesso periodo di tempo.

"Questa scelta si rivela difficilmente praticabile -spiega il segretario di Sinistra universitaria- oltre che per motivi logistici, anche perché alcune patologie necessitano di continuità terapeutica e quindi della supervisione dello stesso medico di base".

Per quanto riguarda i trasporti, invece, "dopo un fruttuoso lavoro di collaborazione con i rappresentanti di Veterinaria- spiegano dall'associazione- abbiamo proposto l'estensione dello sconto di 81 euro sui trasporti agli studenti che acquistano abbonamenti extraurbani della linea Tper. Allo stesso tempo, abbiamo chiesto all'Ateneo di aprire un tavolo di discussione con tutte le parti istituzionali e sociali coinvolte, per ridisegnare il trasporto pubblico locale a misura di studente". (San/ Dire) 

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