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Cronaca

Petizione vs la chiusura di Melevisione. Balia Bea: "Dentro c'è un po' di Bologna"

Licia Navarrini, alias Balia Bea nel programma Rai per bambini, racconta l'affetto del pubblico: "Mi fermano e mi chiedono quando torniamo in onda, ma noi non lo sappiamo. In 24 ore oltre 400 firme"

Tonio Cartonio, Melo Cotogno, Lupo Lucio, Balia Bea, Principessa Odessa e tanti altri ancora. Sono alcuni degli amatissimi protagonisti della Melevisione, un programma per bambini della Rai ideato da Mela Cecchi e dal bolognese Bruno Tognolini (scrittore per l'infanzia con un lunghissimo curriculum) ambientato nel "Fantabosco": un luogo popolato da gnomi e fate, orchi e lupi dove è possibile frequentare la Scuola Elementina, scorgere il bellissimo castello di Re Quercia, visitare la Radura del Chiosco e usare la moneta di scambio locale, il Lillero. 

"La Melevisione ha saputo dare dignità al dialogo con i bambini attraverso un approccio rispettoso e poetico, senza censure. Quando ho saputo che era stata aperta una petizione per far tornare in produzione il programma, ne sono stata felice - a raccontare della raccolta firme che in 24 ore ha raccolto 400 iscrizioni Licia Navarrini, attrice felsinea che interpreta Balia Bea - Ho la posta intasata di email e tutti mi chiedono la stessa cosa: quando vedremo delle nuove puntate della Melevisione? Lo stesso accade per strada (soprattutto nella zona universitaria di Bologna!), al bar, sul treno ogni qual volta vengo riconosciuta come Balia Bea". 

Una "class-action" pare, quella per rimandare in onda un programma che dal 1999 ha portato nelle case attraverso il piccolo schermo (su Rai 3 fino al 2010 e poi su Rai Yo Yo) intrattenimento, ma anche riflessioni. Ma che cos'ha di tanto speciale secondo lei la Melevisione? 

"La Melevisione parla ai bambini con rispetto trattando tanti argomenti, compresi quelli 'difficili'. Nelle nostre puntata sono abbiamo affrontato il tema della separazione dei genitori, il tema della morte (protagonista Principessa Odessa), dell'adozione (la puntata intitolata "Il cappello dei figli amati") e della paura che ogni bambino ha dello scoprire di non essere il figlio naturale di mamma e papà e anche delle molestie sessuali, con una tale delicatezza da ricevere anche in questo caso, tanti apprezzamenti e ringraziamenti da parte dei genitori.

Ma la Melevisione vanta anche una equipe eccellente, fatta di attori di qualità e grandi professionisti e scenografi. Pensate che nel 2008, quando si era paventata l'eventualità che il programma venisse stoppato ci fu persino un'interrogazione parlamentare...

E adesso perchè non va più in onda? O meglio, perchè vanno in onda solo le repliche ed è stata bloccata la produzione?

"Le riprese sono ferme dal marzo del 2015. Intanto voglio spezzare una lancia a favore dell'importantissima scelta del direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto, che ha deciso di eliminare (dal 2016) la pubblicità dal canale per bambini Rai Yo Yo: un grandissimo atto di riguardo e innovazione visto che il bambino non è considerato più un consumatore, ma uno spetattore che merita attenzione e rispetto. Forse la Rai non vuole più bene ai figli migliori? Non lo so, ma per il momento non ci sono state convocazioni ed è tutto fermo...

Ma l'audience della Melevisione come performava?

"Bene! Il programma è arrivato al 13% di share (è la percentuale di telespettatori sintonizzati su un canale in una determinata fascia oraria) e le repliche del sabato mattina alle 8 fanno di media un 6%. Per farvi un esempio pratico, un programma con Daria Bignardi fu cancellato perchè faceva il 3%". 

C'è un po' di Bologna nella Melevisione? 

Sì, c'è un po' di Bologna nel Fantabosco. Oltre a Balia Bea, c'è il grande Bruno Tognolini: scrittore e sceneggiatore di libri e programmi per bambini, coautore de L'Albero Azzurro e, per la Melevisione, ideatore e coautore. Il legame con lo Zecchino d'Oro, l'affetto de pubblico della nostra città...

Condividerebbe con noi alcuni dei messaggi che le sono avvivati via mail o sui social?

Certamente. Sono tutti bellissimi, commoventi. Sono ragazzi cresciuti con la Melevisione che custodiscono ancora i ricordi dei pomeriggi trascorsi indsieme. Eccone un piccolo estratto...

"Dolcissima Balia Bea! Sono una ragazza di Napoli, mi chiamo Vittoria e ho 18 anni. La pignaccola di Tonio Cartonio coincise con il periodo in cui anch'io ebbi la varicella e il tuo arrivo al Fantabosco contribuì ad alleviare i brutti pensieri di quel piccolo male. Mi manca la Melevisione! Grazie infinite per la bontà genuina delle tue ciambelle e delle tue filastrocche. Te lo dice una Vittoria non più bimba, che si è diplomata con 100, che sta per intraprendere la strada di lettere classiche e che, nonostante le piccole e grandi batoste, riesce ad andare avanti con la serenità nel cuore, grazie a te, ai tuoi colleghi, alla vostra arte e alla penna del grande Bruno Tognolini". (Vittoria) 

"Volevo solo dirti GRAZIE! Grazie per avermi fatto passare una bellissima infanzia,con il Fantabosco!! Non mi perdevo una puntata...ho i Dvd di tutte le puntate! Ora sono cresciuta ho quasi 16 anni...ma certe volte le riguardo ancora e torno quella piccolissima bambina che voleva andare via dal parco giochi per guardare la Melevisione" (Martina)

"Oggi le sto scrivendo per dirle GRAZIE. Un immenso Grazie per aver reso la mia infanzia fantastica, anzi fantaboscosa. Ogni giorno vi attendevo con ansia davanti alla televisione alle 15. La Balia Bea, rimarrà sempre un ricordo incancellabile nella mia mente, la migliore! Grazie ancora, per avermi regalato tante emozioni e ricordi". (Antonia)

"Com'era bello quando tu e gli amici del Fantabosco facevate parte della nostra vita. Io e le mie bambine vi aspettavamo impazienti ogni giorno ed ancora vi ricordiamo con nostalgia! L'infanzia è un tempo bellissimo e voi avete contribuito a renderlo tale". (Cristina)

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