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Cronaca

Mensa carcere, tra scioperi e stipendi non pagati, nuovo round: 'Lavoratori licenziati'

Alcuni arretrati nei pagamenti avevano fatto scattare le proteste, con il disagio anche alle guardie carcerarie.Or ai sindacati denunciano l'arrivo di alcune lettere di licenziamento

"Negli ultimi due giorni, le lavoratrici e i lavoratori occupati tramite Food&Facility nell'appalto per la fornitura dei servizi mensa in sette case circondariali dell'Emilia-Romagna, hanno ricevuto la lettera di licenziamento senza alcuna preavviso né procedura collettiva".

Nuovo round nel braccio di ferro tra i sindacati e il gestore delle mense nelle carceri -tra cui anche la Dozza di Bologna- alle prese con ritardi e mancati pagamenti degli stipendi da parte di Food& Facility, azienda che ha in appalto la somministrazione dei pasti dentro il penitenziario.

Sarebbero una trentina le persone in regione che hanno ricevuto le lettere di licenziamento, fanno sapere i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uitucs Uil. L'episodio va ad allungare la coda di una querelle che si trascina da lungo tempo e che vede il ministero essersi fatto carico del pagamento diretto di alcune mensilità ai lavoratori, con altre che però -denunciano i sindacati- rimangono in arretrato. In mezzo alla vicenda sono finiti anche detenuti e guardie carcerarie, queste ultime in almeno un caso costrette a servire i pasti o a rimanere senza pane.

"Food&Facility non ha aperto procedure, e il Committente, il Provveditorato regionale del Ministero della Giustizia, ha 'risolto' il problema 'con i pasti d’asporto', determinando come conseguenza diretta la perdita occupazionale di tutte le lavoratrici e lavoratori impiegati" è la ricostruzione dei sindacalisti, che con urgenza chiedono sia istituito un tavolo di crisi con la mediazione della Regione.

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