Coronavirus, Merola: "Troppa gente in giro, non va bene. State a casa"
Il sindaco di Bologna rinnova l'appello a restare a casa e uscire solo per motivi necessari: "Io sto a casa, Mé a stâg a cà"
Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, fa un altro appello ai suoi cittadini su Facebook. Il messaggio è chiaro, multilingue, tra cui anche il bolognese: "Mé a stâg a cà, io sto a casa". Troppi i posti affollati secondo il sindaco, che avverte: "Non dobbiamo fare l’errore di interpretare i piccoli segnali positivi come un liberi tutti".
"Care bolognesi e cari bolognesi, sono Virginio il vostro sindaco – comincia così il messaggio – vi rinnovo l’invito a restare a casa e uscire solo per motivi necessari. Siamo su un altipiano, lungo e piatto, il virus non perdonerà se cediamo proprio adesso. Vi lancio questo appello perché non dobbiamo pensare di aver 'svoltato', ci siamo ancora dentro. Tutti voi ogni giorno – continua – guardate i numeri dei contagi, dei guariti e, purtroppo, dei decessi. Ecco: non dobbiamo fare l’errore di interpretare i piccoli segnali positivi come un "liberi tutti". Abbiamo veramente bisogno gli uni degli altri perché in questo momento il distanziamento sociale è l’unica arma che ci consente di fare dei passi avanti".
"Facciamolo anche per rispetto di chi ha perso un caro e non ha potuto neanche salutarlo. Stanno circolando foto che mostrano luoghi della nostra città affollati: non va bene – scive il sindaco in maiuscolo –, lo ripeto non va bene. Ci saranno più controlli da parte della Polizia Locale e anche da parte delle altre Forze dell’ordine. Ma il resto lo dobbiamo fare noi tutti, altrimenti tutti i nostri sacrifici saranno inutili. Per cui, ripeto, rimaniamo a casa".
"Vi do un'ulteriore informazione – conclude Merola – che deve farci capire quanto è importante rispettare le regole. Sulla base dell’ordinanza del presidente Bonaccini, da lunedì potranno riaprire i mercati rionali coperti su area pubblica che so essere estremamente comodi per tutti voi. Questo permetterà di avere più luoghi per l’acquisto di generi alimentari in punti diversi della città. Controlleremo in modo rigoroso gli accessi perché la distanza tra le persone sia diradata".
L'ira del deputato Critelli
"Che qualcosa sia cambiato nelle ultime 24/48 ore mi pare innegabile – scrive il deputato dem sui social – ho ricevuto tante segnalazioni al riguardo, ma basta affacciarsi sulla propria via per rendersene conto. Non è facile per nessuno, dopo un mese di chiusura in casa, pensare che ci vorranno ancora alcune settimane di pazienza e di vita limitata, ma certi comportamenti sono inaccettabili".
"La scelleratezza di pochi non può e non deve compromettere la salute ed il futuro di un paese intero, per cui rispettiamo tutti le regole e usiamo il buon senso", prosegue Critelli.
"Rinnovo inoltre il mio pensiero: laddove non arriva il buon senso, intervenga la forza pubblica. Avere tanti esercizi commerciali aperti in vie così strette porta quasi inevitabilmente al caos, per cui si intensifichino i controlli, si chieda ai commercianti di organizzarsi per garantire le condizioni di sicurezza sanitaria necessarie, oppure laddove queste non possano essere garantite si chiudano le attività interessate. Ce ne sono molte altre che in questi giorni si sono organizzate per permetterci di fare la spesa in maniera ordinata e rigorosa o di riceverla a domicilio, le regole devono essere sempre uguali per tutti".