Vendono alcol a minorenni e una finisce in coma etilico: chiuso Minimarket in via della Pietra
Sigilli per 10 giorni su ordine del Questore, sospesa la licenza al negozio di generi alimentari
Delle minorenni hanno acquistato una bottiglia di vodka presso un negozio di generi alimentari di via della Pietra ed una delle ragazzine è finita in coma etilico. Da qui l'ordine del Questore di chiudere per 10 giorni l'attività commerciale - con relativa sospensione della licenza - inquanto non sarebbe stata rispettata la legge vigente in materia (legge 30/03/2001 n°125 - art. 14 ter), che stabilisce che "chiunque vende bevande alcoliche ha l'obbligo di chiedere all'acquirente, all'atto dell'acquisto, l'esibizione di un documento d'identità, tranne nei casi in cui la maggiore età dell'acquirente sia manifesta”.
Il provvedimento è stato notificato nella mattina odierna, dall’Ufficio di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, al legale rappresentante della società Alfa Minimarket, titolare di tutte le autorizzazioni. L'azione si è resa necessaria - spiegano dalla Questura - "sulla scorta degli atti inoltrati alla Divisione di Polizia Amministrativa dal Commissariato Santa Viola, dai quali emerge che nel pomeriggio del 2 gennaio scorso tre ragazze (due minorenni e una maggiorenne) si sono recate nei pressi del predetto esercizio commerciale con l’intento di comprare una bottiglia di vodka alla pesca. Le due minorenni hanno acquistato la bottiglia per la somma di 10 euro, dividendone la spesa".
Dagli accertamenti della Polizia sarebbe risultato chiaro che il venditore non si sia preoccupato di chiedere l’età delle acquirenti. Dopo l’acquisto, le due minorenni si sono recate insieme alla terza amica in un parco vicino per bere la vodka appena acquistata. Una delle due, consumandone una maggiore quantità, è stata colta da malore. Soccorsa da personale sanitario del 118, è stata ricoverata presso il Reparto di Pediatria dell’ospedale “Maggiore” con diagnosi di coma etilico.
"Considerato che dalle indagini - dettaglia ancora la Polizia - è emerso in maniera inequivocabile come le minori siano riuscite senza alcun tipo di difficoltà ad acquistare la bevanda alcolica dal pubblico esercizio in premessa ; che il venditore, dipendente o titolare, non si è minimamente preoccupato di impedire tale vendita anche in considerazione del fatto che la giovanissima età delle ragazze (una delle tre addirittura minore di anni 14) era manifesta e valutato che la gestione del pubblico esercizio ha dimostrato di non saper condurre appropriatamente la propria attività, mettendo in pericolo l’integrità fisica dei clienti (di età inferiore ai 16 anni), dando loro la possibilità di fare uso di bevande alcoliche, si è reso opportuno disporre la sospensione ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S sia per la gravità del fatto sia per il pericolo di reiterazione del reato".