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Cronaca Centro Storico / Via Nazario Sauro

Timbrano cartellino e vanno in palestra: assenteismo negli uffici del Ministero

Il dipendente che accusò i suoi colleghi lamenta minacce e provvedimenti disciplinari per aver 'scoperchiato' un sistema ormai consolidato tra le pareti dell'ufficio bolognese

Offese via sms, minacce e anche la richiesta di un provvedimento disciplinare da parte dell'azienda. Questo sarebbe toccato in sorte a Ciro Rinaldi - a suo dire - per aver portato alla luce l'assenteismo durante l'orario di lavoro di numerosi dipendenti bolognesi del Ministero dello Sviluppo economico. Rinaldi, infatti, accusò i colleghi di allontanavano dall'ufficio per andare a far la spesa o in palestra, timbrandosi reciprocamente il cartellino. Le sue rivelazioni hanno portato il pm Antonella Scandellari, dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza, a chiedere il processo per ben 29 persone, contestando la truffa ai danni dello stato.

Il 24 maggio è fissata l'udienza preliminare e l'avvocato che assiste Rinaldi e che valuta una causa per mobbing, vuole "pungolare" il Ministero: "Si costituisca parte civile, è un atto dovuto". A raccontare dell' "ambiente ostile" in via Nazario Sauro, dove c'é il Dipartimento comunicazioni ispettorato regionale, è l'autore dell'esposto che nel 2009 avviò le indagini.

Una dipendente che testimoniò contro i colleghi "é stata costretta a chiedere il distacco", dice Rinaldi. "Nessuno di loro è stato spostato, anzi due sono stati promossi". Uno di questi "ha fatto un'informativa ad un dirigente e mi ha fatto avere un provvedimento disciplinare", su un'altra questione. Misure che a lui non risulta siano state prese nei confronti degli 'assenteisti'. I quali non gli hanno risparmiato "offese via sms" e minacce. In una lettera una collega gli ha scritto: "non si poteva continuare a vivere in pace?".

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