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Cronaca

Affidi Reggio, “Così hanno trattato la bambina, chiederemo revoca adozione”

"Sono anni che denunciamo abusi di questo tipo" come il caso di una bimba sottratta ai genitori "o del padre definito pazzo e allontanato dai suoi bambini, o della madre che, denunciati gli abusi subiti dal marito, si è ritrovata senza i figli"

Bambini in affido a Reggio Emilia, monta lo sdegno
27 persone iscritte nel registro degli indagati e 16 ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti di politici, medici, assistenti sociali e liberi professionisti. E' il risultato dell'inchiesta reggiana "Angeli e demoni" sul presunto giro illegale di affidi di minori.

"Tra le diciotto persone raggiunte da misure cautelari vi è anche l’assistente sociale che per prima redasse la relazione che causò l’allontanamento della bimba strappata ai genitori per false accuse di spaccio di droga e data in adozione a un’altra famiglia". A scriverlo in una nota inviata agli organi di stampa è lo studio legale Miraglia. Si tratterebbe di una delle operatrici che  compongono la rete di servizi sociali della Val D’Enza "accusate di false relazioni per allontanare i bambini e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti".

"Tanto tuonò, che piovve" -commenta l’avvocato Francesco Miraglia- che segue da anni la vicenda della piccola, come di tante altre che hanno avuto come oggetto le sentenze di allontanamento emesse dal Tribunale dei minorenni di Bologna. "Alla luce di queste indagini" -prosegue l’avvocato Miraglia -"chiederemo la revocazione della sentenza di adozione, in quanto chiaramente emanata su
relazioni false".

Bambini in affido a Reggio Emilia, monta lo sdegno. Venturi: "Regione parte lesa"

Secondo quanto riferisce l'avvocato "La psicologa che, montando accuse false - contro la famiglia della bimba - ha convinto il tribunale a darla in adozione, è implicata nell’inchiesta “Veleno” (inchiesta sui falsi abusi sui minori - ndr) mentre l’assistente sociale che scrisse la prima relazione conto i due coniugi è indagata in questa recentissima inchiesta. Proprio questa signora mi denuncio all’ordine degli avvocati in quanto, a suo dire, millantavo falsità nei suoi confronti. E’ chiaro che invece di ragione ne avevo tanta - sottoliena -  e da vendere persino! Ma abbiamo capito, finalmente, con chi abbiamo avuto a che fare in questi dieci anni? E’ chiaro il motivo per cui ci siamo scagliati conto la “mala gestio” del Servizi sociali emiliani e del Tribunale dei minorenni di Bologna? Sono anni che denunciamo abusi di questo tipo, come questo caso o del padre definito pazzo e allontanato dai suoi bambini o ancora della madre che, denunciati gli abusi subiti dal marito, si è ritrovata senza i figli".

Miraglia incalza: "Ma se anche il sistema dei Servizi sociali era distorto da queste persone, mi domando: i giudici del Tribunale dei minori dove erano? Che hanno fatto? Come hanno svolto il loro lavoro? Da anni denunciamo come i Giudici si limitino in moltissimi casi a fare un copia e incolla delle relazioni presentate dagli assistenti sociali, acquisendole come veritiere e vere, senza richiedere ulteriori approfondimenti e perizie. E’ fuori di dubbio che qui c’è da fare chiarezza a 360 gradi, Tribunale dei minorenni compreso".

L'avvocato ricorda anche i traumi psicologici "che i bambini hanno vissuto e stanno vivendo a causa di questi allontanamenti forzati e immotivati e che saranno ben peggiori allorché, una volta cresciuti, scopriranno di essere stati le pedine di un intreccio di interessi che nulla avevano a che vedere con il loro benessere: a chi andranno a chiedere conto se non al tribunale che li ha resi orfani, pur avendo genitori amorevoli?".

    
    
    
 

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