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Cronaca

Mobike, nubi sul futuro: "Servizio a rischio, i vandali non aiutano"

Alle difficoltà delle big del settore si sta aggiungendo la lista di veicoli danneggiati. Mazzanti in Question time: "Incontro con il gestore entro luglio"

La notizia è stata quella della riduzione del servizio elettrico entro le mura,ma questo ha portato in Question Time ad allargare il discorso: il fiuturo delle Mobike a Bologna sarebbe a rischio.

Almeno è quello che ha risposto l'assessore alla mobilità Claudio Mazzanti, a una domanda sia di Raffaele Persiano (Pd) che di Francesco Sassone (Fdi), che peraltro verteva proprio sulla riduzione del servizio per la parte di bici condivise elettriche, da tutta la superficie del comune a dentro la cerchia delle mura storiche. Sullo sfondo, la crisi delle big del bike sharing, dove la cinese che controllava Mobike in Italia è stata rilevata da una azienda di Milano.

Nel merito della domanda, ovvero la restrizione del servizio elettrico, Mazzanti risponde così: "Il provvedimento di restrizione dell'area di copertura è stato adottato unilateralmente dall’affidatario. Ha riguardato le sole biciclette a pedalata assistita ed è stato assunto con il duplice intento di circoscrivere l'area entro la quale gli operatori gestiscono le operazioni di riequilibrio e supervisione dei mezzi e di approfondire quanto più possibile le strategie di contrasto al fenomeno dei danneggiamenti che sono stati e sono perpetrati ai danni dell'intero servizio".

Mazanti precisa anche che la restrizione "per il momento assume carattere temporaneo" e che l'area "potrà essere nuovamente allargata" e infine che ci sarà un altro incontro "con il gestore nei prossimi giorni di luglio".

"Ma il vero tema - anche politico, come sottolineato da entrambe le interrogazioni - è la sopravvivenza del servizio" aggiunge l'assessore, che cita anche i vandalismi come causa di interruzione.

"Bologna è stata da sempre la città con il più alto indice di vandalismo, poi il periodo Covid e subito prima ha portato ad un incremento significativo di azioni di vandalismo" prosegue Mazzanti, citadno anche un episodio di cronaca dove "un piccolo gruppo di adolescenti è stato beccato mentre in piazza Liber Paradisus smontava e distruggeva un certo numero di biciclette".

Tutto ciò però non convince Persiano che replica come limitare l'area di utilizzo proprio delle bici pensate per compiere percorsi più lunghi "contravviene alla logica"

Sul fronte del servizio a rischio poi, Persiano adombra ben altre nubi che non siano i soli vandalismi, pensiero ripreso dalla Dire. "C'è una cosa- aggiunge il dem- che proprio non mi torna: per quale motivo, se voglio tutelare le bici a pedalata assistita dalla vandalizzazione, le faccio restare nel centro storico? Tra dentro e fuori porta a proteggerle dai vandali sono le mura di Bologna? Non penso. Non so se questo, magari, nasconde dietro delle difficoltà economiche a raggruppare le bici, ricaricarle e metterle a posto".

Bisogna capire, insomma, "se c'è una volontà di risparmio o una reale esigenza", aggiunge Persiano. La decisione di ridurre l'area di copertura "non vorremmo fosse il preludio di quello che è successo in altre città, dove i gestori sono andati in grosse difficoltà e hanno dovuto rinunciare", afferma invece il consigliere di opposizione Sassone. Sul fronte dei controlli anti-vandali e anche delle indagini "l'amministrazione deve assumere degli impegni concreti con il gestore", sollecita il capogruppo di Fdi.

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