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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Zona Universitaria

Unibo, unico Ateno italiano tra i top del mondo. Si risponde con maxi-"infornata"

Alma Mater Studiorum tra le 200 università migliori del globo. Il riconoscimento lusinga il Rettore Dionigi, che a sorpresa annuncia un massiccio piano di assunzioni e promozioni

Alma Mater, tra i 200 Atenei migliori del mondo. Così l'Università di Bologna, la più antica d'Europa, oggi si fregia di un riconoscimento in più, che arriva dopo la pubblicazione della classifica di Quacquarelli Symonds. Unico tempio del sapere italiano, tra l'atro, a rientrare nella graduatoria.

La notizia lusingato il rettore Ivano Dionigi, che con l'occasione a sorpresa ha annunciato un massiccio piano di assunzioni e promozioni. "E' qualcosa di inedito anche prima della crisi, un messaggio di speranza in questi tempi dove il vento ci soffia in faccia", lo ha definito. L'Ateneo si appresta, infatti, a mettere sotto contratto circa 500 persone tra docenti, ricercatori e personale amministrativo, un numero solo ipotizzabile dal momento che saranno in gran parte i singoli dipartimenti a decidere come investire le risorse in arrivo che corrispondono a 150 punti organico secondo le tabelle ministeriali. I finanziamenti provengono dal bilancio dell'Alma Mater (circa 5 milioni per quest'anno) e da un lato confermano, ha sottolineato Dionigi, "che i nostri conti sono sani", dall'altro puntano ad innescare un meccanismo virtuoso: in futuro, infatti, sarà la produttività di queste scelte il criterio per nuovi investimenti.

Dionigi ha individuato tre linee guida: "Il turnover, perché è dal 2007 che ai dipartimenti manca la possibilità di accedere a nuove risorse, l'eccellenza didattica e la ricerca". Il tutto si innesca con la riforma dell'Ateneo che prenderà il via a breve. "La macchina è pronta, va solo tirata fuori dal garage", ha esultato il Rettore, felice anche per il riconoscimento internazionale: "Rimanere tra le prime 200 università del mondo è un vero miracolo. Tra tagli e aumento delle matricole cosa si chiedeva? Di guadagnare posizioni?". Piuttosto, ha concluso, "é il sistema Italia che non tiene più. L'ho detto anche al ministro Profumo e confido che anche quest'anno il presidente Napolitano ci darà una mano. Siamo tutti aggrappati a lui".

 

 

 

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