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Molestie sessuali, identikit divulgato in tv: il maniaco ha le ore contate?

Anche sugli schermi Rai l'immagine del presunto molestatore seriale che potrebbe aver 'colpito' in più occasioni durante il weekend. Il Procuratore: 'Chiunque ritenesse di riconoscere la persona si limiti ad avvisare 112 o 113'

Anche sugli schermi Rai è passata l'immagine del presunto molestatore seriale, che potrebbe aver 'colpito' in più occasioni durante lo scorso weekend a Bologna. Quattro le denunce di violenza avvenute nel centro città, partite da altrettante giovani donne. Tre venute alla luce nel fine settimana, la quarta invece dopo che la vittima - leggendo sui giornali delle altre aggressioni - ha preso coraggio e si è fatta avanti per raccontare anche la sua.
Sulla base della descrizione dettagliata di una delle vittime, la Polizia ha stilato un identikit dell'aggressore.

IN TV. Massima diffusione della immagine necessaria per poter risalire in breve all'uomo, nella paura che potrebbe tornare a colpire ancora. Ieri sera, durante la  trasmissione televisiva  "Chi l'ha visto", la conduttrice Federica Sciarelli, mostrando l'identikit del maniaco ha esortato chiunque riconoscesse il volto ricostruito dagli uomini della Questura di Bologna a farsi avanti.

Facendo eco all'appello lanciato dal procuratore aggiunto Valter Giovannini:  'Chiunque ritenesse di riconoscere nell'immagine una persona da lui già vista in precedenza si deve limitare ad avvisare 112 o 113. Al massimo può seguire discretamente il soggetto a distanza di sicurezza, per facilitare il successivo intervento delle forze dell'ordine”.

DESCRIZIONE . L'uomo ricercato sarebbe dall'aspetto distinto, sui 25 anni, accento inglese, capelli biondi corti ai lati, carnagione chiara, altezza di circa 180 cm, corporatura esile, fronte alta, occhi azzurri, mento rettangolare"

CACCIA ALL'UOMO. Intanto a Bologna si teme che il soggetto possa essere un 'molestatore seriale'. Invocata una serrata 'caccia all'uomo'. "L’identikit sia pubblico e diffuso sui bus e capillarmente per tutta Bologna. Attorno al responsabile dobbiamo ‘stringere il cerchio’, non dobbiamo lasciargli il tempo di replicare le aggressioni. E il modo migliore per farlo è moltiplicare gli occhi vigili sulla città”. Questa la proposta che ieri ha avanzato il consigliere comunale della Lega, Manes Bernardini, aggiungendo:“La sicurezza partecipata è anche questo. Non bastano generiche descrizioni: vogliamo vederlo in faccia, per poterlo riconoscere e segnalare alle forze dell’ordine. Chi ha messo a segno quegli orrendi gesti deve sentire il fiato sul collo di un’intera città”.

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