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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Molinella

Grossa vendita di frutta in Sicilia: funzionario Unicredit fiuta raggiro da 200mila euro

Un imprenditore agricolo di Molinella stava per essere raggirato da una ditta-fantasma, ma l'operazione non convince un funzionario di banca

Truffa da 200.000 euro messa in piedi da una fantomatica azienda siciliana ai danni di un imprenditore agricolo. Il fiuto del personale della banca dove la vittima ha il conto, l'agenzia Unicredit di Molinella è stato provvidenziale.

Nonostante l'azienda acquirente risultasse registrata e facesse arrivare mail certificate con proposte di fidejussione, un funzionario dell'istituto di credito si è insospettito e ha smascherato l'imbroglio. Lo rende noto la stessa Unicredit.

La settimana scorsa un cliente, titolare di un'azienda della zona di Molinella, ha infoomato il proprio referente in banca che stava per chiudere un grosso affare, ossia la vendita di 200.000 euro di frutta a un'azienda con sede in Sicilia. Vista la cifra e il fatto che si trattava di un nuovo acquirente, l'imprenditore ha chiesto aiuto alla propria banca. Dai primi controlli, la ditta era regolarmente registrata presso la Camera di Commercio locale, ma risultava costituita da pochi mesi e con un amministratore delegato poco più che ventenne. Così il bancario ha consigliato al cliente di prendere opportune garanzie.

L'imprenditore ha ottenuto la promessa di una fidejussione bancaria per 200.000 euro, a garanzia del buon esito della transazione. L'operazione è stata confermata con una mail certificata spedita, in apparenza, da un istituto di credito siciliano, con tanto di dizione "pec" a firma del direttore generale di quella banca. Nella mail veniva confermata la fidejussione, pronta per l'autentica notarile. La stessa bozza di operazione era in possesso dell'imprenditore di Molinella, che si è recato in banca con un sedicente emissario della ditta. Il funzionario Unicredit, insospettito da alcune 'stranezze' nel testo, ha comunque voluto vederci più chiaro e ha tentato di mettersi in contatto telefonicamente con il direttore generale della banca siciliana, ma senza successo. Qualcuno ha poi richiamato, sostenendo di essere il direttore, per confermare l'operazione e specificare che la ditta che acquistava la frutta, sebbene appena costituita, era la prosecuzione di una consolidata azienda familiare, con immobili e depositi bancari e in grado di garantire senza problemi la fidejussione.

Ma al funzionario della banca bolognese non basta: è riuscito a ottenere l'indirizzo mail del direttore della banca e gli ha scritto per avere un'ultima conferma. La risposta è arrivata ieri mattina, con una telefonata del direttore generale dell'istituto di credito siciliano: l'operazione era inesistente e la ditta locale del tutto sconosciuta. La transazione a quel punto è stata bloccata, così come la spedizione dei 200.000 euro di frutta. A quanto si apprende, l'imprenditore che stava per essere raggirato non avrebbe intenzione di procedere con una denuncia, mentre è probabile che lo farà, per tutelarsi, la banca siciliana, il cui nome (e quello di un suo direttore) è stato utilizzato dai truffatori.

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