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Cronaca Imola

Morta mentre aspetta al Pronto Soccorso, Lega: "Troppo lavoro a operatori, sistema da ripensare"

Il consiglere del Carroccio Daniele Marchetti attacca Bonaccini, sulla scia del caso della 57enne deceduta mentre era in attesa al Pronto soccorso

“E' inaccettabile morire al Pronto soccorso di un ospedale in Emilia-Romagna, nel 2019". E' la reazione a caldo dopo che è venuto alla luce il caso della morte di una 57enne per un malore, mentre era in attesa al Pronto soccorso dell'ospedale di Imola. Secondo quanto riferito dai familiari e riportato da Il resto del Carlino la donna era arrivata al nosocomio indipendentemente. Dopo circa 100 minuti dsi attesa la 57enne è crollata in arresto cardiaco.

Ora l'Ausl sta facendo approfondimenti per chiarire quanto accaduto ma il consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti decide di affondare il colpo e attacca il presidente Stafano Bonaccini.

"Ferme restando le cause che verranno accertate e le eventuali responsabilità che saranno acclarate nelle sedi più opportune è spiacevole dover – ancora una volta – rimarcare come il sistema Sanitario emiliano-romagnolo sia ben lungi da quel “livello di eccellenza” che va millantando, con evidenti scopi elettorali, il governatore uscente, Stefano Bonaccini”.

Marchetti lamenta di avere più volte denunciato che "la mancanza di personale medico e infermieristico genera sovraccarichi di lavoro e -giocoforza- anche di qualità del servizio prestato". Per il consigliere dela Lega  alla responsabilità ricade solo sui "singoli operatori sanitari, i quali stanno sopportando sulle loro spalle sovraccarichi di lavoro inaccettabili".

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