Morte Freak Antoni, storica voce degli Skiantos: camera ardente il 14 febbraio
Sindaco Merola: 'Il suo lavoro fondamentale nella storia culturale di Bologna e dell'Italia intera". L'ultimo saluto nella Sala Stefano Tassinari di Palazzo d'Accursio
Si è distinto per la sua personalità poliedrica: cantante, paroliere, scrittore, attore e performer. Conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la sua lunga carriera nel gruppo rock demenziale Skiantos (guarda video concerto), formatosi nel capoluogo felsineo a metà degli anni settanta. Fecero parte della prima ondata del punk rock italiano di cui la città di Bologna, allora molto legata al Movimento del '77, fu il primo e più fertile centro nevralgico. Lui, l'irrefrenabile “Freak” Antoni, è considerato uno degli autori più stimolanti nell'ambito del movimento artistico-culturale post '77.
Venerdì 14 febbraio dalle 9 alle 14, nella Sala Stefano Tassinari di Palazzo d’Accursio, verrà allestita la Camera Ardente per l’estremo saluto a Roberto "Freak" Antoni.
"Apprendo con estremo dolore della scomparsa di Roberto “Freak”Antoni" ha dichiarato il sindaco Virginio Merola "l'artista bolognese ha operato in tantissimi ambiti culturali: innanzitutto la musica, come cantante di quella che è unanimemente riconosciuta come una delle più importanti rock band italiane, gli Skiantos, ma non disdegnando incursioni nella musica contemporanea e a quella legata alle diverse tradizioni nazionali. Ecco allora personaggi e formazioni come Astrovitelli, Beppe Starnazza e i Vortici, i Ruvidi del Liscio, gli Avanzi di Balera, i Pollok. Il suo sguardo sempre ironico è riuscito a svelare, utilizzando linguaggi estremamente popolari, le contraddizioni e i vizi della società italiana. Freak Antoni è stato anche scrittore, attore e studioso di musica.
Mi piace ricordare la sua laurea all'Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS), Facoltà di Lettere e Filosofia con una tesi sui Beatles che aveva come relatore lo
scrittore/docente, Gianni Celati. Animatore della Bologna della fine degli anni '70, Freak Antoni non ha mai rinunciato al sorriso anche nei momenti più difficili della vita del nostro paese. Voglio ricordarlo anch'io con un sorriso e sottolineare ancora una volta come il suo lavoro rimanga fondamentale nella storia culturale di Bologna e dell'Italia intera. "