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Giovedì, 28 Marzo 2024

"Troppe morti sul lavoro": in bici fino a Milano per chiedere sicurezza

Tappa bolognese dell'iniziativa #levitespezzate promossa dalla Uil. Da inizio anno 14 vittime in Emilia-Romagna

Duecento e quattordici. Sono i numeri dei lavoratori morti sul lavoro da inizio anno a oggi, circa quattro al mese in Emilia-Romagna. Più di 20mila infortuni e, negli ultimi tre anni, qusi 700mila denunce presentate all'Inail. Numeri preoccupanti, sui quali bisogna riflettere. Da qui l'idea del #girolevitespezzate, il tour in bicicletta organizzato dalla Uiltec per sensibilizzare alla sicurezza sui luoghi di lavoro, che ha fatto tappa a Bologna nella sede della Uil Emilia Romagna.

Partito da Ogliastro Cilento (Sa) il 28 aprile 2019, giornata mondiale della Sicurezza sul Lavoro, il tour si concluderà venerdì 17 maggio a Milano, dopo 1000 km percorsi e nuemrose tappe, città purtroppo simbolo di infortuni mortali sul lavoro. Biker di questa avventura Domenico Nese, 46 anni, geometra che lavora in un’azienda come responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, nonché vicesindaco del Comune di Ogliastro Cilento (SA).

"Anche per una regione all’avanguardia come la nostra, quattordici persone morte, mentre lavoravano, sono decisamente troppe -commenta il segretario generale Uil Emilia-Romagna e Bologna, Giuliano Zignani - occorre che il governo potenzi urgentemente gli istituti preposti alla vigilanza, invertendo la tendenza, propria dell’ultimo decennio, di pesanti tagli. Qualora ciò non
avvenisse, temo che il prossimo anno il numero degli infortuni e dei morti sia destinato a crescere. Va creata una cultura della sicurezza sia tra i lavoratori sia tra i datori di lavoro: la sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un investimento".

"Con #girolevitespezzate - aggiunge Vittorio Caleffi della segreteria Uiltec Emilia Romagna - vogliamo promuovere una nuova cultura salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, al contempo, ricordare tutte le vittime di questa tragedia per far sì che episodi del genere non accadano più. Questa è la sfida più importante - continua - cercare di sensibilizzare non solo gli addetti ai lavori, ma tutta la comunità sul tema della sicurezza sul lavoro affinché la cultura della sicurezza diventi patrimonio quotidiano nei posti di lavoro e nelle
comunità".

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