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Cronaca Casalecchio di Reno / Parco della Chiusa

Altra tragedia nel Reno, uomo annegato: sale a tre il numero delle vittime

Il copione tragicamente si ripete. I rischi e le insidie di una pratica vietata

Aveva 33 anni Vasile Ungureanu, annegato ieri nel tardo pomeriggio nel fiume Reno, alla chiusa di Casalecchio, mentre faceva il bagno. Su quanto successo ieri i carabinieri stanno ancora indagando, ma le cause ancora una volta possono essere riconducibili o a un malore oppure al fatto che il 33enne non sia più riuscito a risalire in superficie, forse trattenuto da una corrente improvvisa o dal fondale fangoso.

Con la morte di Ungureanu si ripete il triste copione estivo dei decessi dovuti alla balneazione nelle acque dolci. Quello del 33enne, è il primo caso di questa estate alla chiusa del Reno, ma già il contatore di queste 'morti blu' segna la tragedia di Molino del pallone, dove una bimba di sette anni è annegata in pochi centimetri d'acqua, nonstante la vigilanza e i soccorsi tempestivi. In inverno poi la tragedia in canoa di un 17enne, inghiottito dalle acque durante un allenamento, sempre a Casalecchio.

Bagno (vietato) nel fiume in estate: guida alle insidie di fango, correnti e sbarramenti

L'irresistibile afa bolognese, unita alla lontananza da ogni specchio di acqua salata per almeno 100 km in ogni direzione, l'economicità, fanno dei fiumi e dei laghi della città metropolitana un facile richiamo nel periodo estivo, richiamo però spesso fatale.

In tutto il territorio della provincia esiste da anni un divieto formale di balneazione per tutte le acque dolci, ma è sostanzialmente disapplicato dalle amministrazioni locali, anche in virtù del fatto che un monitoraggio costante costerebbe troppo alle già esili finanze dei comuni. Non mancano però le eccezioni.

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