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Cronaca

Morto a 96 anni Licio Gelli: fu condannato per depistaggio delle indagini sulla strage di Bologna

Era stato ricoverato a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. In una delle sue ultime interviste definì la strage alla stazione "un incidente"

E' morto a 96 anni Licio Gelli, ex maestro venerabile della Loggia P2. Gelli era ricoverato da qualche giorno nella clinica di San Rossore, ma è deceduto poco dopo le 23 di ieri sera a Villa Wanda, la sua casa di Arezzo.

L'uomo dei misteri, il faccendiere d'Italia, dopo una gioventù di militanza fascista aderì al movimento partigiano, ma dopo la seconda guerra mondiale  si ipotizzò un suo arruolamento nella CIA, su raccomandazione dei servizi segreti italiani. Dal 1948 al 1958, Gelli fu portaborse del deputato democristiano Romolo Diecidue, eletto nel collegio di Firenze-Pistoia. In seguito si dedicò alla scalata all'interno della Massoneria, fino a diventare Maestro Venerabile della loggia Propaganda 2 (detta P2). 

STRAGE DI BOLOGNA: DEPISTAGGIO. Assolto dall'accusa di associazione eversiva è stato condannato per calunnia a 10 anni al secondo processo d'appello. In una delle sue ultime interviste la definì "un incidente" poichè in quegli anni l'esplosivo era ovunque e arrivava dalla Cecoslovacchia. Secono il venerabile chi lo trasportava si fermò a Bologna, per prendere una coincidenza: "Qualcuno ha lanciato un mozzicone" quindi una fatale casualità "se c'era la bomba, qualche frammento si sarebbe trovato". Per lui si trattava di "roba straniera" Nonostante le condanne di Giuseppe Valerio Fioravanti e della moglie,  Francesca Mambro, e di Luigi Ciavardini, che continuano a proclamarsi innocenti, mancano ancora i mandanti e per Gelli una condanna per depistaggio. 

Gelli è stato accusato anche di aver avuto un ruolo chiave nell’Operazione Gladio, una struttura militare finanziata dalla Cia per contrastare un eventuale colpo di stato comunista in Italia. 

Dopo essere stato detenuto in Svizzera e Francia, è vissuto ad Arezzo, a Villa Wanda.  per la frode riguardante la bancarotta del Banco Ambrosiano nel 1982 (12 anni), per la loggia P2 (3 anni), Gelli era stato detenuto in Svizzera e in Francia prima di tornare in Italia.

Imprenditore, faccendiere, al centro di grandi intrecci di politica e affari, è noto a tutti per lo scandalo suscitato dalla scoperta delle liste degli iscritti alla loggia Propaganda 2, nel 1981. Lascia la moglie Gabriela e tre figli, Raffaello, Maurizio e Maria Rosa. I funerali dovrebbero tenersi giovedì a Pistoia, la camera ardente nella chiesa aretina di Santa Maria della Grazie, accanto a villa Wanda.
 

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