Coronavirus, sospese le preghiere in centri islamici e moschee: "È un dovere"
Il preidente Ucoii Lafram: "Sospendiamo le nostre attività fino al 1 marzo. È dovere fare questo in Emilia Romagna"
"Le moschee sono centri di aggregazione. Sospendiamo le nostre attività fino al 1 marzo. È dovere fare questo in Emilia Romagna". Così Yassine Lafram, presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, su Facebook.
Dopo le disposizioni della Curia bolognese, anche i cittadini islamici si adeguano alle orginanze: "Il nostro Paese sta vivendo in questi giorni una grande emergenza dovuta al propagarsi del coronavirus in diverse regioni. Vista la scarsità di mascherine mediche che aiutano a limitare la veloce propagazione del virus e rendendosi questa necessaria ormai, nelle aree a rischio, anche per poter accedere ai servizi essenziali, l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, applicando i principi islamici di solidarietà, invita tutte le comunità islamiche italiane a contribuire al fine di creare degli approvvigionamenti di mascherine e materiale necessario per affrontare l’emergenza in corso".
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L'Ucoii lancia quindi una raccolta fondi per l'emergenza al fine di rifornire di mascherine le aree dei focolai: "Tutto il materiale acquistato verrà consegnato gratuitamente alla cittadinanza tramite le Comunità locali ed in coordinamento con le autorità locali delle aree a rischio, nonché agli istituti sanitari che ne avessero necessità. L’invito è aperto anche ai singoli fedeli e cittadini tramite i canali indicati nel comunicato e sul sito web (ucoii.org/emergenzacovid19/)". Ricordando il detto profetico: “il migliore tra voi è colui che è più utile all’uomo, l’UCOII fa’ appello al senso più profondo di cittadinanza e di fede che deve spingere ogni membro delle rispettive comunità a contribuire per il bene comune".
Nel frattempo, raccomanda a tutte le comunità islamiche delle aree dichiarate a rischio di prendere contatto con le autorità locali e di sospendere tutte le attività aggregative pubbliche, le cinque preghiere quotidiane inclusa quella congregazionale del venerdì, fino a nuovo aggiornamento.