rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Camugnano

Camugnano, torna in funzione l'antico Mulino Cati. Investiti 170 mln di eruo

Abbandonato da oltre mezzo secolo, fu storico punto di riferimento della popolazione locale. Ora tornerà attivo, dopo il restauro finanziato con fondi del PSR e del Comune

Torna agli antichi splendori il "Mulino Cati" di Camugnano. Restaurato completamente e funzionantem domani, 4 agosto, alle ore 16, verrà inaugurato. A tagliare il nasto, nel contesto del Parco Fluviale del Limentra a Camugnano, località Ponte Verzuno, sarà l'assessore provinciale all'Agricoltura Gabriella Montera e il Sindaco di Camugnano Alfredo Verardi.

LA SPESA. Abbandonato da oltre mezzo secolo, il mulino FU storico punto di riferimento della popolazione locale per la macinazione di frumento, granturco e castagne, tornerà in funzione grazie al restauro finanziato con fondi per oltre 170.000 euro del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) gestiti dalla Provincia di Bologna, e cofinanziato dal Comune di Camugnano.

SODDISFAZIONE DI MONTERA. «Con questo intervento – commenta l'assessore Montera – recuperiamo un pezzo importante della tradizione del territorio. L’Appennino bolognese è un patrimonio che, anche attraverso le risorse del Piano di Sviluppo Rurale, ci impegniamo a preservare e promuovere».

L'OPERA. Le tre macine a diverse valenze molitorie (frumento-granoturco-castagne) da tempi immemorabili hanno fornito la base per l'alimentazione di generazioni di montanari. La struttura presentava dispositivi moderni e geniali per il ricevimento, la pulitura e l’alimentazione della materia prima alle macine e la selezione del macinato, solo parzialmente riattivati, come, ad esempio, l'alternatore azionato dalla turbina principale che forniva l’energia elettrica per autoconsumo e l’illuminazione del paese, e altre piccole turbine idrauliche che azionavano un'affilatrice per attrezzi e una piccola segheria.
L'intervento ha riguardato anche un attiguo fabbricato rurale - ricavandone locali per la preparazione dell'impasto, la lievitazione e la cottura del pane nell’annesso antico forno a legna. L'antica casa del mugnaio sarà trasformata in sala per l'esposizione e degustazione dei prodotti locali.
In occasione dell'evento, nello scenario del parco fluviale verrà rappresentato tutto il ciclo del pane, primo alimento elaborato dall’uomo: dalla trebbiatura con macchine d'epoca alla macinatura, dall'impasto della farina alla cottura nel forno a legna. Al termine, tutti i presenti potranno assaggiare il pane appena sfornato.

ATTRATTIVA TURISTICA. Il sito si trova al centro di un comprensorio di interesse turistico, in cui, grazie all’attenzione e sostegno di Provincia e Regione, da anni si sta realizzando un'estesa azione di recupero del patrimonio dell’Appennino: è inserito nel percorso della “Strada dei Vini e Dei Sapori dell’Appennino Bolognese“, il parco fluviale ospita la base nautica per discese sul Limentra in Hydrospeed e Rafting sfruttando i rilasci di acqua della centrale Enel di Suviana. Inoltre, nel raggio di pochi chilometri si trovano la chiesa progettata dall’architetto finlandese Alvar
Aalto, la Rocchetta Mattei, il complesso di Montovolo e Monte Vigese, borghi e paesi con le costruzioni in stile tipico dei “Maestri Comacini” di interesse storico architettonico (La Scola, Vimignano,  Campolo, Vigo, Verzuno, Castel di Casio, ecc.) e più a monte il parco dei laghi di Suviana e Brasimone, Palazzo Comelli.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camugnano, torna in funzione l'antico Mulino Cati. Investiti 170 mln di eruo

BolognaToday è in caricamento