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Cronaca Centro Storico / Via dell'Indipendenza

Lite con il controllore sul 27: "Multati ingiustamente e umiliati sul bus"

Una nuova segnalazione da persone sanzionate sull'autobus: "Mi hanno detto che facevo il biglietto solo perchè avevo percepito la presenza dei controllori. Ma erano in borghese e io non sapevo lo fossero"

"E' la prima multa che prendo in tutta la mia vita, ma il problema non è tanto la sanzione quanto come siano andate le cose": a parlare è Mauro A., 32enne della provincia di Viterbo in visita a Bologna per una serata di volley all'Unipol Arena, che lunedì pomeriggio a bordo del 27 (che dal centro andava in direzione stazione centrale) ha avuto una discussione con i controllori Tper, i quali alla fine hanno notificato un verbalea lui, alla sua ragazza e al fratello.

Solo pochi giorni fa un altro caso analogo che ha visto protagonisti due giovani fidanzati, segnalazione alla quale Tper ha risposto con una versione dei fatti differente. Anche in questo caso i sanzionati ritengono che la multa sia ingiusta, spiegandone le ragioni attraverso una segnalazione che ripercorre l'accaduto: "Erano le 15.30 circa di lunedì pomeriggio e dopo aver visitato la città io, mio fratello e la mia ragazza abbiamo deciso di prendere un bus per la stazione: lì avremmo preso il treno per tornare a Casalecchio, dove avevamo l'hotel e anche la macchina. Prima di salire sull’autobus abbiamo chiesto a due ragazze dove potevamo comprare i biglietti e loro, molto cordiali, ci hanno spiegato che si poteva anche fare all’interno del mezzo. Il bus è arrivato pochi secondi dopo e in fretta e furia, dato che c’era molta gente in attesa, siamo saliti. Qui inizia il mio racconto, un episodio che ha dell’assurdo".

"L'autobus era pienissimo di gente e noi - continua Mauro - per non muoverci tutti e tre assieme facendo spostare gli altri (c’erano diverse persone anziane che occupano la zona centrale) ci siamo spostati con estrema educazione aspettando per prima cosa la fila davanti alla macchinetta, poi il rallentare dell’autobus sobbalzante tra i sampietrini del centro storico. Come ben sapete le fermate sono frequenti per quella tratta e alla seconda sosta sono entrati tre controllori in borghese"

"Per prima cosa hanno subito chiesto il ticket alle due persone che erano con me, e loro con gentilezza hanno risposto che una persona era andata a pagare per tutti (ero io). Una ragazza che ci aveva consigliato di fare il ticket sul bus mi aveva cambiato la carta in monete e proprio nell'istante in cui stavo mettendo le monete, si avvicina uno dei controllori e mette la mano davanti alla fessura della macchinetta, dicendomi che ero li solo perché avevo percepito la presenza dei controllori".

"Con molta calma ho cercato di spiegare che non ero riuscito a farlo nei minuti precedenti per via della gente e della fila. Anche la ragazza che mi aveva cambiato i soldi ha testimoniato che stavamo facendo il biglietto. I controllori ci hanno trattati da truffatori davanti a tutti, contestando ogni tipo di comportamento. Ci hanno praticamente detto di essere venuti a Bologna per viaggiare gratis. Ma io nella mia vita non avevo preso mai una multa e fra l'altro avevo cercato di organizzare per bene i miei spostamenti (Casalecchio-Bologna centro con il treno) perchè sapevo della ZTL e della difficoltà di parcheggiare. Fra l'altro erano in borghese per cui non potevo sapere che fossero dei controllori!". 

"Sentendomi preso in giro ho proposto a loro di scendere e chiarire fuori perché non era di buon gusto litigare sul bus, davanti a tutta quella gente. Ma anche questa proposta è stata tradotta male, passata come minaccia! In conclusione, una volta scesi, ci hanno fatto la multa prendendoci per i fondelli tutto il tempo. Abbiamo spiegato le nostre ragioni per un’ora, la loro risposta è stata solo 'a Bologna funziona così', come a dire che da noi i trasporti pubblici non si pagano! Cosa che ci ha lasciato davvero amareggiati. Abbiamo deciso di fare ricorso" 

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