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Cronaca Centro Storico / Via degli Orefici

Multa a Padre Gabriele, Tper: 'Gli accertatori non avevano altra scelta'

Proteste dei bolognesi per la multa di Tper al frate dell'Opera Marella. L'azienda di trasporti: 'Errore confondere chi è chiamato a stabilire le regole con chi deve solo verificarne il rispetto'

Proteste e indignazione tra i bolognesi per la multa elevata dagli accertatori della sosta Tper a Padre Garbiele Digani, frate dell'Opera Marella, che raccoglie aiuti per i poveri in via Orefici. 

Chiamata in causa, l'azienda dei trasporti ha specificato in una nota che nè Tper nè qualunque suo dipendente deve "stabilire il diritto di sosta in stalli riservati ad altra funzione" e che il "personale che non poteva esimersi dal procedere per equità e, come molto spesso accade, anche con dispiacere per un atto dovuto da regolamento e non ispirato dalle ragioni del cuore”. ovvero “non avevano altra scelta che staccare il verbale, perché il loro ruolo non prevede discrezionalità di giudizio" e "chi ha troppo frettolosamente stigmatizziato il comportamento delle accertatrici è incorso nel grave errore di confondere chi è chiamato a stabilire le regole con chi deve solo verificarne il rispetto”.

Tper difende così i suoi dipendendi sottolineando la "delicatezza del lavoro di accertamento delle infrazioni, qualunque esso sia, e considerare che chi svolge questo compito può e deve certamente usare il buon senso, ma senza mai sconfinare nell'arbitrarietà, essendo proprio il rispetto delle regole il cardine della funzione rivestita" pur convenendo sul "ruolo importantissimo della carità e dell'assistenza ai bisognosi svolto dall'Opera Padre Marella" e si dicono "rammaricati per quanto occorso". 

La multa di 41 euro era stata elevata per divieto di sosta poichè la vecchia Fiat Panda era parcheggiata davanti alla colonnina dell'Enel. Per Padre Gabriele, da quanto si apprende, si sta muovendo anche il Comune: si cerca una soluzione per il posteggio dell'auto. 

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