rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Multe: polemiche sulle nuove modalità di notifica, il Comune 'aggiusta' il tiro

Cambiato il processo: più favorevole sotto il punto di vista dei costi e dell'organizzazione, per il Comune; più scomodo, per molti cittadini. L'amministrazione è al lavoro per permettere il ritiro delle sanzioni al di fuori della Ztl

Malcontento in città dopo le modifiche adottate dal Comune di Bologna per notificare ai cittadini le sanzioni circa violazioni al Codice della strada. E' dal  mese  di luglio che la Polizia Municipale ha introdotto una nuova modalità  al  servizio  di  recapito delle multe per  i residenti del  Comune di Bologna. La novità consiste in un servizio di notificazione tramite messi comunali, e non  più  tramite posta raccomandata, "così come contenuto nella Convenzione IntercetER  del  2013  "Gestione  delle  sanzioni  amministrative  relative all'attività della Polizia Municipale", spiega l'amministrazione, che sottolinea come il nuovo sistema "permette al cittadino di risparmiare 3,83 euro sulle spese di  notifica  rispetto  al  sistema  utilizzato  in passato".

Dopo una prima fase di sperimentazione, e le polemiche, il Comune fa sapere di aver preso atto delle difficoltà che i cittadini si trovano ad affrontare nel  cambio del sistema ed ha così deciso di correre ai ripari. "Siamo già  al  lavoro - tranquillizzano da Palazzo DAccursio- per agevolare l'assimilazione della nuova modalità, in particolare individuando luoghi in città per il ritiro delle sanzioni, al di fuori della Ztl".

LE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO . Gli  addetti  effettuano  un  primo  tentativo  di notificare l'atto presso l'abitazione  del destinatario e, qualora non reperiscano né il destinatarioné  altri soggetti ammessi a ricevere l'atto (familiari conviventi, addetti alla casa, all'ufficio e altri), lasciano presso l'abitazione un cosiddetto avviso  di  cortesia, che consente di ritirare l'atto entro alcuni giorni e senza ulteriori  formalità presso la sede del gestore del servizio, in via Arcoveggio 74/2.
Trascorso  questo  termine,  il  messo  effettua  un  secondo  tentativo di notificare  l'atto  presso l'abitazione del destinatario, in orario diverso dal  precedente. In  tale  circostanza,  qualora  ancora  una volta non si reperiscano  né il destinatario né gli altri soggetti ammessi al ritiro, il messo procede, ai sensi di legge, a lasciare presso l'abitazione un formale avviso di deposito, con il quale si da atto del deposito presso la sede del Comune del plico da ritirare.
Contestualmente  a  questa  operazione  il  messo, "rispondendo a un preciso obbligo di legge", specifica il Comune, inoltra al destinatario una raccomandata A/R con la quale da  atto  della  tentata notifica, informando nuovamente della necessità di procedere al ritiro dell'atto presso il Comune.
Tale  formalità  "assume un ruolo molto importante nella procedura, perché è solo con l'invio della raccomandata che prende avvio il termine di compiuta giacenza  dell'atto  che  determina  il  compimento della notificazione, in tutti i casi in cui il destinatario non si presenti per il ritiro", rammenta l'amministrazione.

ORGANIZZAZIONE E COSTI, IL MOTIVO DEL NUOVO SISTEMA. Dal  punto  di  vista  organizzativo  e  dei  costi, da Palazzo D'Accursio segnalano che il nuovo servizio offre "maggiori garanzie di successo dal momento che si articola su un  doppio  tentativo  di  notificazione  effettuato  in orari diversi, con l'aggiunta  dello  strumento  dell'avviso di cortesia, che se adeguatamente utilizzato,    potrebbe   consentire   di  limitare  la  complessità  delle operazioni". La modalità di recapito prescelta comporta "un minore costo  per  il  destinatario  dell'atto pari a 3,83 euro  (10,8 euro contro 14,63  euro del sistema precedente) e un risparmio anche sui costi a carico dell'ente".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Multe: polemiche sulle nuove modalità di notifica, il Comune 'aggiusta' il tiro

BolognaToday è in caricamento