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Cronaca

Tre multe in 16 minuti, record per un'invalida bolognese in gita nella Capitale

Cara è costata la gita alla signora, che ha però deciso di fare ricorso e, dopo varie vicissitudini, l'ha spuntata. Agitalia: "Finalmente giustizia con una decisione che crea un precedente e che rischia di far restituire dai Comuni decine di miglia di euro per multe ingiuste"

Tre multe nel giro di 16 minuti. Il triste record spetta ad una 76enne bolognese, invalida al 100%. La signora è stata  multata per essere passata in zone a traffico limitato nella Capitale, nonostante fosse a bordo della propria vettura, munita di regolare permesso invalidi.

Caro è costato alla donna il soggiorno nella Città Eterna, visto che dopo pochi mesi le sono arrivati tre verbali di contravvenzione del Comune di Roma da 81 euro l'uno. La denuncia arriva da Agitalia (associazione per la giustizia in Italia) che dettaglia: "Era il 27 settembre 2007, quando l'anziana signora – nella Capitale ospite una settimana della figlia più grande -  si trovava a bordo della sua vettura, con relativo permesso invalidi, nel centro della Capitale, in zona Ztl (a traffico limitato). La prima fotografia viene scattata alle ore 11.00 (varco 22 in via Vittorio Veneto), seconda fotografia alle ore 11.08 (varco 20 in via Venti Settembre), terza fotografia alle ore 11.16 (varco 21 in via di San Basilio)".

Eppure l'anziana il permesso invalidi lo ha sempre avuto, solo che l'occhio elettronico non lo avrebbe registrato perché rilasciato da un altro Comune. A quel punto la conducente ha deciso di fare ricorso al Giudice di Pace per annullare quelle multe, a suo dire ingiuste.
"Trascorrono circa due anni - dettaglia ancora Agitaia - e nel 2009 il primo verdetto del Giudice di Pace di Roma che con sentenza n^ 74649 le da torto : la sua “colpa”, per il Magistrato onorario, sarebbe stata quella di non aver avvisato telefonicamente – pur avendo il permesso invalidi – i Vigili del proprio transito nella ZTL di Roma Capitale". A uquel punto la signora ha deciso di andare fino in fondo,  proponendo appello al Tribunale Civile di Roma. Ieri la notifica della sentenza 71320 del Giudice di secondo grado : "verbali annullati e Comune condannato".

"Finalmente giustizia con una decisione che crea un precedente e che rischia di far restituire dai Comuni decine di miglia di euro per multe ingiuste ma già pagate dai cittadini", chiosa soddisfatta l'associazione. Si legge infatti nel provvedimento: “contrassegno invalidi” – che autorizza la circolazione e la sosta del veicolo adibito al trasporto di persona con capacità di deambulazione sensibilmente ridotte anche all’interno delle zone a traffico limitato e delle aree pedonali urbane – è rilasciato alla persona disabile in quanto tale. Quest’ultima può servirsene, esponendolo su qualsiasi veicolo posto in quel momento al suo servizio e la sua validità non è limitata al territorio del comune che ha rilasciato il contrassegno, ma è estesa a tutto il territorio nazionale”.  

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